Contratti di disponibilità: di R.P. La Tecnica della Scuola, 26.8.2009 Nessuna novità importante arriva dall'incontro fra Miur e sindacati del 26 agosto. Non c'è chiarezza sui contratti di disponibilità, anche se 5 Regioni si sono già dichiarate d'accordo a sottoscrivere le intese. L’incontro Miur-Sindacati del 26 agosto non ha prodotto risultati concreti, come d’altronde era prevedibile, visto che alla riunione non erano presenti rappresentanti del Governo. I tecnici del Ministero hanno però fornito un dato che sembrerebbe smentire le previsioni catastrofiche di qualche giorno fa: i precari che a partire da settembre perderebbero l’incarico dovrebbero essere 16mila e non 18/20 mila come qualcuno temeva. Secondo le prime stime del Ministero la situazione sarebbe pesante nelle province del sud ma “sotto controllo” al nord dove addirittura in molti casi si sta già attingendo alle “code” delle graduatorie per coprire i posti vacanti. Intanto è confermato che diverse regioni (Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Puglia e Campania fra le altre) stanno già sottoscrivendo le intese con Miur e Inps per i cosiddetti contratti di disponibilità che prevedono l’erogazione di una indennità di disoccupazione a tutti i precari ai quali non verrà rinnovato l’incarico per il prossimo anno. E proprio in queste ore arriva la notizia che anche il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato di voler intervenire per garantire una 'indennità ai precari della regione. A questo proposito i sindacati stanno ponendo la questione del riconoscimento giuridico del periodo coperto dall’indennità; i tecnici del Miur hanno reso noto che per risolvere il problema sarebbe necessario uno specifico provvedimento legislativo al quale - a quanto riferito nel corso dell’incontro - si starebbe già lavorando.
Da parte sindacale
c’è molta cautela, anche perché al momento attuale non è ancora
chiaro se i contratti di disponibilità riguardino solo i docenti o
anche il personale Ata. |