Test di terza media:
esiti falsati al Sud

 Il Sole 24 Ore, 10.8.2009

Tempi duri per i furbi. I primi risultati della prova unica nazionale di terza media, con test di italiano e matematica uguali per tutti i 570 mila esaminandi, sono risultati essere falsati nelle regioni del Sud, Campania e Calabria in particolare. Test che, depurati dalle «furbate» hanno anche detto che, nel campione di scuola esaminato, gli alunni del Centro-Nord sono più preparati di quelli del Sud, in barba alle classifiche dei voti, assegnati dalle singole scuole senza un unico criterio nazionale. Voti che spesso sono risultati essere in media molto alti proprio in alcune scuole del Meridione.

A scoprire chi ha «copiato» è stato l'Invalsi, l'Istituto di valutazione del sistema educativo, chiamato per il secondo anno dal ministero dell'Istruzione a elaborare, e correggere, quella che è considerata l'unica prova oggettiva della preparazione degli studenti. Un test a risposta multipla o aperta, simile a quelli utilizzati dalle organizzazioni internazionali, come l'Ocse, per stilare quelle classifiche sulla preparazione degli studenti, che negli ultimi anni hanno visto l'Italia in posizioni molto lontane dalle prime. Ed è stato proprio l'Invalsi a parlare di «forte connotazione territoriale nelle indicazioni di comportamenti opportunistici».

Il carattere oggettivo del test, può aver indotto qualcuno a pensare che fosse meglio dare un «aiutino» ai risultati: i ragazzi potrebbero aver copiato o aver ricevuto suggerimenti. Questo ha di fatto falsato l'oggettività dei risultati. Il tutto, forse, per tutelare il «buon nome» della scuola. «Trucchi» che, però, il sistema di analisi dell'Invalsi ha scoperto, con tanto di classifica che vede anomalie in Campania, Calabria, Sicilia e Puglia per oltre la metà delle scuole. Con risultati peggiori anche per la matematica. Infine, la media dei punteggi ottenuti nel test dai ragazzi è stata: per l'italiano al centro-nord 28,4 contro 25,1 del sud; per la matematica 18,7 al nord, 18,4 al centro e 15,5 al sud.

E in un futuro anche molto prossimo, una prova nazionale come quella per la terza media (che per questi primi due anni non ha fatto media nel risultato finale dell'esame) potrebbe essere introdotta anche alla maturità. In tal senso si è espressa il 18 giugno scorso il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, proprio nel giorno di svolgimento del test Invalsi.