Comunicazione addomesticata,
per paura delle verità

 ScuolaOggi 27.8.2009

Nuovo anno scolastico alle porte, un altro anno gestione Gelmini. Una gestione che, al di là delle valutazioni raccolte finora, mette in evidenza un elemento preoccupante: la comunicazione, ossia la prima forma di trasparenza. Prima di tutto sui dati. In genere sono tutti blindati. "Li dà solo il ministero", è la risposta costante di chi lavora sul campo. Conclusione: ancora non si sa l'andamento dei risultati relativi allo scorso anno scolastico. Quanti promossi, quanti bocciati, quanti rinviati a settembre. In verità ad un certo punto l'ufficio stampa della Gelmini ha dato ai giornali e alle tv un campione di dati sugli esami di Stato. Un'operazione bulgara: un campione che non si dice come è stato prodotto, quindi di nessuna affidabilità. Ma essendo gli unici dati ufficiali in circolazione, su quelli hanno lavorato i giornali. Dati che alla fine sono serviti alla Gelmini per vantare un importante recupero di serietà della scuola. Da quando c'è lei. Insomma la solita operazione non per documentare come stanno le cose, ma per sostenere una tesi di comodo. Avesse il ministro almeno un ufficio stampa guidato da qualcuno più furbo e veramente in grado di manipolare le informazioni, non si troverebbe a fare la figura che ha fatto. Ma così non è stato. Anche questa è una prova di scarso senso democratico.