Tagli, l’ultima spiaggia è l’accordo locale: di A.G. La Tecnica della Scuola, 7.8.2009 Dopo la riduzione accordata nel capoluogo lombardo tocca alle regione siciliana: dove per mantenere in vita le risorse umane pro disabili e categorie a rischio è stata firmata un’intesa con il Miur che permetterà di non eliminare 1.500 docenti di sostegno e 300 Ata a supporto. Con l’occasione il governatore Lombardo annuncia: dal prossimo a.s. il 15 maggio niente scuola, si celebra l'Autonomia. Visto che sugli organici della scuola il ministero dell’Economia non ha fatto “sconti” le Regioni provano da sole a limitare i danni: dopo il salvataggio in extremis di un migliaio di posti nella provincia di Milano, peraltro criticato dalla Gilda (che nei giorni scorsi ha usato espressioni forti parlando di “netta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo nel resto del Paese” e di “Mezzogiorno sempre più depredato”), stavolta l’attenuazione della manovra taglia-posti arriva dalla Sicilia. Grazie ad un protocollo biennale firmato tra la Regione e il Miur saranno infatti garantiti 1.500 docenti di sostegno e 300 unità di personale Ata (a supporto degli studenti diversamente abili), inizialmente destinati a sparire. Alla base dell’intesa, presentata il 7 agosto dal presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo, e dall'assessore alla pubblica istruzione, Lino Leanza, la necessità di non abbattere risorse umane utili il diritto allo studio dei ragazzi disabili, di stranieri, di categorie svantaggiate e quindi a maggiore rischio di marginalità sociale. L’intesa raggiunta in Sicilia prevede anche un ulteriore investimento di 50 milioni per corsi di sostegno e formazione: 40 milioni li metterà la regione siciliana, 10 il Miur. Per quanto riguarda la parte regionale il finanziamento verrà prelevato dal Por Fse 2007-2013, mentre quelli del Ministero proverranno direttamente dai fondi Pon. "L'accordo - ha spiegato l'assessore Leanza - prevede che le ore vengano ripartite in base alle reali esigenze della scuola e che siano rispettate le graduatorie, la valutazione del servizio prestato, i punteggi e ovviamente i contratti di lavoro. Siamo molto soddisfatti perché in appena quindici giorni siamo riusciti a tutelare le pari opportunità agli alunni disabili e a consentire a un'intera generazione di insegnanti di proseguire nel proprio prezioso lavoro. Un ruolo importante è stato offerto dai sindacati, che hanno agito da stimolo, ma devo ringraziare il ministro Gelmini per la sensibilità e la disponibilità nei confronti della scuola siciliana, la Commissione Cultura dell'Ars per l'attenzione riservata al problema e gli uffici del Dipartimento regionale della Pubblica Istruzione che hanno lavorato con grande impegno".
Soddisfazione per
l’accordo raggiunto anche dai sindacati locali. Per il segretario
della Cisl Sicilia Maurizio Bernava e il segretario regionale della
Cisl Scuola, Angelo Prizzi, le novità dell'accordo, che segna
un'inversione di tendenza rispetto alla politica fin qui condotta
dei tagli indiscriminati al pianeta scuola, sono "il risultato di
una lunga mobilitazione sindacale". E anche la conferma che "il
confronto costante e costruttivo tra Governo e sindacati" si traduce
sempre in "risultati positivi per l'intera collettività". |