Sette italiani su dieci Tuttoscuola, 5 settembre 2008 Erano scomparsi dalle pagelle delle scuole elementari e medie più di trent'anni fa, quando il ministro Malfatti con la legge 517/1977 aveva riformato il sistema di valutazione nella scuola dell'obbligo, mandando in soffitta, dopo oltre un secolo di onorato servizio, i voti in decimi e sostituendoli con giudizi e valutazioni qualitative. Il ministro Gelmini, accogliendo anche una proposta del collega Tremonti, ha riportato nella scheda di valutazione dell'alunno la valutazione espressa con il voto in decimi. Una riforma che sa di antico e che trova applicazione, secondo il decreto legge varato giovedì dal Consiglio dei ministri, già da questo anno scolastico. Le sobrie schede di valutazione suggerite due anni fa dal ministro Fioroni troveranno, quindi, una coerente risposta nel voto. Cosa ne pensa la gente di questo ritorno al voto? Repubblica on line ha raccolto i pareri di oltre 22 mila lettori e ne ha pubblicato i risultati. Con una certa sorpresa c'è da rilevare che ben il 70% delle risposte si dichiara favorevole al voto in decimi per le diverse materie anche per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado (gli studenti delle superiori, come è noto, hanno mantenuto da sempre la valutazione mediante il voto in decimi). Al 70% a favore va aggiunto un altro 3% che si è dichiarato favorevole al voto, circoscrivendolo, però, solo alla scuola primaria e alla scuola secondaria di I grado.
Solamente il 12% si è dichiarato contrario in via assoluta all'uso
del voto per la valutazione degli studenti. |