Soprusi
e violenze per le matricole delle medie
Voti scritti sulle braccia, Gli agenti della Polfer sono intervenuti dopo una serie di segnalazioni Il Corriere della Sera, 25.9.2008
ROMA - «Barba» e «baffi» disegnati sul volto
con un pennarello nero indelebile. Era un vero e proprio rituale di
iniziazione - con varianti lasciate alla fantasia del bullo di turno
- quello cui da anni venivano costretti a sottostare le «matricole»
delle scuole medie superiori a bordo dei treni in servizio nella
provincia di Viterbo. Venerdì, dopo aver raccolto un consistente
numero di segnalazioni, gli uomini della squadra di polizia
giudiziaria del Compartimento della Polizia ferroviaria per il Lazio
hanno predisposto un servizio di prevenzione ad hoc sulla tratta
compresa tra le stazioni di Bracciano e Viterbo Porta Romana. |