Tremonti batte Padoa-Schioppa da Tuttoscuola, 21 settembre 2008 Il salasso degli organici dei docenti è cominciato nel 2007 e terminerà nel 2011 con una riduzione complessiva di 109 mila posti nell'arco di un quinquennio. Il taglio è stato progettato in due fasi e deciso da due governi di diversa colorazione politica. Con al finanziaria 2007 il governo Prodi, attraverso il ministro dell'economia, Padoa Schioppa, ha disposto la prima riduzione di 42 mila posti di docente, distribuita in un quadriennio. Tra l'anno scorso e questo anno scolastico se ne sono già andati in questo modo 22 mila posti; nel 2009 e 2010 se ne andranno altri ventimila (diecimila all'anno). Tutti tagli del governo Prodi che dovranno essere applicati dall'attuale governo. Con la manovra finanziaria di quest'estate il governo Berlusconi, attraverso il ministro dell'economia, Tremonti, ha disposto una seconda riduzione di altri 67 mila posti di docente, distribuita nell'arco del prossimo triennio. 42 mila prima e 67 mila dopo fanno complessivamente 107 mila con una prevalenza di 25 mila posti tagliati da Tremonti. L'anno prossimo e quello successivo si sovrapporranno i tagli vecchi con quelli nuovi, toccando la punta massima di 42.105 mila posti in un anno solo (10 mila di Padoa Schioppa e 32.105 di Tremonti). L'anno dopo vi sarà un taglio complessivo di altri 25.560 posti di insegnante (10 mila di Padoa Schioppa e 15.560 di Tremonti). Nel 2011 ultimo taglio di 19.676 posti, tutti di Tremonti. Una mattanza. E saranno così, nel triennio 2009-2011, come ha annunciato il ministro Gelmini, 87.341 posti che andranno ad aggiungersi ai 22 mila del biennio 2007-2008.
Un'ultima
notazione. Gli 87 mila posti che se andranno nel prossimo triennio
riguardano tutti i settori scolastici e non saranno quindi
esclusivamente legati all'introduzione del maestro unico delle
elementari, come qualcuno ha sommariamente affermato. |