Maestro unico:
si decide (quasi) tutto in settimana.

di R.P. La Tecnica della Scuola, 13.9.2008.

La Commissione Cultura della Camera esaminerà il decreto legge 137 nei giorni 16 e 17 settembre, poi si andrà in aula; ma il parere della Commissione sarà determinante. Un piccolo giallo: il testo della legge sembra configurare per le scuole l'obbligo di istituire classi a 24 ore; la relazione tecnica parla invece di "possibilità".

Valentina Aprea lo aveva preannunciato e ora il calendario ufficiale dei lavori della VII Commissione della Camera (Cultura, scienza e istruzione) lo conferma: l’esame del decreto legge 137 andrà avanti in modo rapido e senza tentennamenti.

Martedì 16 settembre la Commissione sarà sottoposta ad un vero e proprio tour de force: i lavori inizieranno alle 9,30 e andranno avanti quasi ininterrottamente fino alla sera.

Si aprirà alle 9,30 con l’audizione dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali; alle 10,30 saranno ascoltati i rappresentanti di associazioni di presidi e di insegnanti, mentre alle 12 toccherà ai rappresentanti dei rettori e di docenti universitari (gli articoli 6 e 7 riguardano infatti anche l’Università).

Alle 12,45 audizione dei rappresentanti di associazioni di studenti; alle 13,30 sarà la volta delle associazioni dei genitori e alle 14,15 toccherà ai rappresentanti dell’INVALSI e dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ex Indire).

Alle 15 la Commissione concluderà il giro di audizioni ascoltando i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’ UPI (Unione province italiane) e dell’ ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani).

Alle 17 la Commissione riprenderà i lavori e a quel punto inizierà il vero e proprio esame del provvedimento.

Dai documenti tecnici disponibili nel sito della Camera emerge infine una piccola crepa nell’impianto del decreto e in particolare della formulazione dell’art. 4 dedicato al “maestro unico”: “la relazione illustrativa - si legge nelle osservazioni tecniche allegate al decreto - parla di “possibilità” per le istituzioni scolastiche di costituire classi a insegnante unico, mentre il testo della disposizione sembrerebbe prefigurare un obbligo”.

Su questo piccola falla, giocherà forse l’opposizione che potrebbe spuntare un emendamento di non poco conto: l’art. 4 potrebbe essere attenuato facendo riferimento alla “possibilità” e non all’obbligo di istituire classi a 24 ore.

In Commissione il dibattito riprenderà il giorno 17 e quasi certamente si concluderà entro la settimana.