Risparmi e Qualità/2. da TuttoscuolaNews, N. 359, 15 settembre 2008 Ampliamento dell’offerta di tempo pieno nella scuola primaria, edilizia scolastica, tecnologie a sostegno dell’insegnamento e dell’apprendimento, laboratori, diritto allo studio sono le aree che a giudizio di Tuttoscuola dovrebbero essere messe in cima alla scala degli interventi da effettuare prioritariamente reinvestendo i possibili risparmi individuati nel dossier Risparmi e Qualità. Tali risparmi (1,5 miliardi di euro) potrebbero scaturire, già a partire dal 2009-2010, da una serie coordinata di misure, da concordare in parte anche con Regioni ed Enti locali, riguardanti la corretta e rigorosa applicazione delle norme vigenti in materia di dimensionamento delle scuole, eliminazione degli sprechi, recupero delle ore pagate ma non lavorate, erogazione del solo orario obbligatorio nella scuola primaria e secondaria di primo grado. La sola operazione di valorizzazione e sviluppo professionale della carriera del personale della scuola contemplata dalla recente manovra finanziaria (legge 133/2008, art. 64) come unica destinataria del 30% dei risparmi ivi previsti, pur importante e per certi aspetti epocale, non sarebbe di per sé sufficiente ad innescare un organico processo di miglioramento strutturale e sistematico del nostro sistema scolastico.
Tale
miglioramento non può che essere multidimensionale, deve cioè
investire il maggior numero possibile dei fattori che influiscono
sulla qualità del servizio scolastico, dagli edifici ai laboratori,
da un diritto allo studio profondamente riformato in senso
meritocratico alla formazione continua del personale docente e
dirigente. E alla costruzione di un efficace sistema nazionale di
valutazione. Una politica di soli tagli, non accompagnata del
reimpiego di una parte sostanziale dei risparmi realizzati nelle
direzioni sopra indicate avrebbe il significato di un
disinvestimento in istruzione. Una prospettiva che va assolutamente
scongiurata. |