Il
primo giorno di scuola
La Gelmini:
un patto per l'istruzione.
La mia riforma? Farà risparmiare. Il ministro a
Segrate:
ho trovato una situazione al collasso. «Piena sintonia con la
Moratti»
Maurizio Giannattasio e Annachiara Sacchi Il Corriere della Sera,
9.9.2008
L'intenzione era sicuramente lodevole. Ma
quando i primini dell'istituto comprensivo Schweitzer di Segrate
hanno intonato «In Fila per Tre» di Edoardo Bennato in onore del
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, tra i presenti è corso
un brivido. Il testo della canzone, un vero inno di protesta contro
l'educazione autoritaria, è suonato come un'ironica presa di
distanza dalle parole d'ordine del ministro: disciplina, rigore,
impegno e serietà. Mariastella Gelmini sceglie Segrate per il suo
primo giorno di scuola. I bambini della prima in divisa rossa e blu,
confezionata da una cooperativa di detenute di San Vittore, gli
altri con i grembiulini bianchi e neri. Una scuola che ha risposto
alla richiesta del ministro. «La sperimentazione con la divisa - ha
spiegato la preside Giuliana Borgnino - riguarda i 42 bambini della
prima e durerà un anno. Poi decideremo cosa fare e ne parleremo con
il ministro Gelmini». «Ho suggerito a molte scuole di tornare alla
divisa replica il ministro - non solo per il decoro, ma anche perché
rende più semplice la vita delle mamme».
Sul palco, la Gelmini è
evidentemente emozionata, ma per
nulla incline a cambiare rotta, nonostante gli attacchi del
centrosinistra e qualche fischio da parte di esponenti di
Rifondazione al suo arrivo: «La riforma serve solo per risparmiare
soldi». Il ministro difende le sue scelte, riconferma la bontà del
maestro unico nonostante le critiche di Umberto Bossi («Un decreto
votato all'unanimità dal Consiglio dei ministri » dice la Gelmini) e
assicura che il risparmio permetterà di incrementare il tempo pieno,
dice che «l'insegnamento non è per tutti» ma solo per chi lo coltiva
come una missione, attacca i passati governi per aver portato la
scuola sull'orlo della bancarotta trasformandola in uno «stipendificio».
Tra i passati ministri dell'Istruzione salva solo Letizia Moratti:
«La Moratti ha fatto un grande lavoro. Ha approvato una riforma che
voglio riprendere in molti punti. Sono in piena sintonia con il
sindaco di Milano».
La cerimonia continua.
Con lei sul palco ci sono il prefetto Gian
Valerio Lombardi, il direttore generale dell'ufficio scolastico
regionale Anna Maria Dominici e il sindaco di Segrate Adriano
Alessandrini. La Gelmini fa l'appello della prima elementare. I
bambini cantano la seconda canzone. «L'amico è» di Dario Baldan
Bembo. Questa volta nessun incidente di percorso. Il ministro, alla
fine, si rivolge ai genitori e chiede «un patto per la scuola».
«Perché la scuola è centrale per lo sviluppo del Paese, sviluppo
civile e sociale. Il Paese deve condividere questo giorno così
importante ».