Scuola
Bocciati con 5? Ministero: tocca a consiglio di classe. Lega: pronto emendamento ApCOM, 26.9.2008 Roma, 26 set. (Apcom) - Può bastare una insufficienza, un 5 in una sola materia per decretare la bocciatura di un bambino delle elementari o di un ragazzino delle medie? L'interrogativo agita la polemica politica sul decreto scuola, mentre i Cobas protestano sotto la sede del ministero e il Partito democratico avvia la sua tre giorni di mobilitazione davanti alle scuole contro il decreto Gelmini, che sarà conclusa a Roma lunedì da Walter Veltroni. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini risponde iniziando da Scampia, un luogo simbolo della funzione sociale della scuola, un tour delle scuole italiane, e smentendo che il decreto introduca la bocciatura con un solo 5. Il casus belli nasce dal quotidiano Repubblica, che spiega come il decreto preveda la bocciatura per chi non raggiunge la sufficienza in una sola materia alle medie o in una delle tre 'aree di consocenza' (letteraria, matematico-scientifica, storica-geografica) alle elementari. Per Silvana Mura dell'Italia dei valori "è un provvedimento assolutamente irrazionale che produrrà schiere di bocciati". Mentre Giuseppe Fioroni, ministro ombra del Pd, accusa: "Bocciare uno studente alle scuole elementari o medie inferiori solo perché ha un 5 in una materia è un atto che va contro la dignità dello studente e degli insegnanti". E il ministro a Scampia, rincara la dose Giorgio Tonini del Pd, fa "politica propagandistica". Secondo il ministero invece "la situazione di eventuali insufficienze allo scrutinio finale verrà risolta come già avviene oggi dalla decisione del consiglio di classe che considererà il livello complessivo di apprendimento e la maturità raggiunta dallo studente". Non è convinta Silvana Mura dell'Idv: "Capita a tutti di sbagliare, il ministro lo ammetta - commenta - e consenta di modificare il comma durante l'esame in aula alla Camera". Per Marco Marsilio e Fabio Rampelli, deputati Pdl, si tratta di "una bufala orchestrata ad arte". Ma la Lega nord, con la capogruppo in commissione Cultura Paola Goisis, annuncia l'intenzione di emendare il decreto in aula, ammettendo la bocciatura alle elementari "'solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione'" E la decisione andrebbe presa dal "team di insegnati della classe, ad esempio maestro unico insieme a quello di inglese e di religione".
Sul punto della bocciatura con una sola
insufficienza già in commissione Cultura alla Camera Lega e Pd
avevano presentato emendamenti che però il governo non aveva
accolto, quindi la soluzione della controversia era stata rinviata
all'aula di Montecitorio, che lunedì inizia l'esame del
provvedimento. Alla fine si era ipotizzato di affidare al relatore,
la presidente della commissione Valentina Aprea, la formulazione di
un emendamento a nome dell'intera commissione: "Ma se la Lega
ripresenta in aula il suo emendamento e lo fa anche il Pd - precisa
l'esponente del Pdl - si andrà verso una convergenza ed è
prevedibile che la modifica sia approvata. Accanto a questo, sto
lavorando a un ordine del giorno, che si sa già che verrà accettato
dal governo, per una tempestiva definizione degli standard di
apprendimento e una più oggettiva assegnazione dei voti, per evitare
disparità eccessive tra le diverse scuole". |