Il ministro dell'Istruzione, Università e
Ricerca all'attacco
"Governi, sindacati e stipendificio"
Promette: "Il tempo pieno aumenterà del 50 per
cento" la Repubblica 7.9.2008 ROMA - Mariastella Gelmini va all'attacco. Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, parlando all'agenzia Ansa, punta l'indice contro governi e sindacati che, negli ultimi 30 anni, "hanno ribaltato la missione della scuola", annuncia la "fine dello stipendificio" e l'aumento del tempo pieno. Il passato. "La politica, sulla scuola, è da trent'anni che si comporta in maniera irresponsabile. In questo modo si è rubato il futuro ai giovani della mia generazione, ma sui cittadini italiani del 2020 non si deve scherzare: il loro destino non può essere oggetto di bassa speculazione politica. Per troppi anni logiche sindacali e governi compiacenti hanno ribaltato la missione della scuola". "Stop allo stipendificio". "La scuola è fatta per gli studenti non per pagare una cifra spropositata di stipendi che sono pure da fame, così come gli ospedali non sono fatti per gli stipendi dei medici ma per i malati. I dipendenti della scuola sono più di 1.300.000 e sono troppi. Io voglio una scuola con meno professori, più pagati e in cui viene riconosciuto il merito di tanti bravi che ogni giorno lavorano tra mille difficoltà. Il bilancio del ministero dell'Istruzione - ha ricordato il ministro - è utilizzato, infatti, per il 97% per pagare stipendi". Il ministro promuove il governo. "Questo è un governo rivoluzionario, un governo che vuole rivoltare la pubblica amministrazione come un calzino. Un governo che vuole eliminare gli sprechi e riformare il Paese". "In questo senso le parole che si levano contro le iniziative del governo, in particolare mie e del ministro Tremonti, sono solo di chi vuole che nulla cambi e che la scuola rimanga un luogo che scontenta contemporaneamente professori e studenti. Il problema della scuola italiana - ha aggiunto - non è 'quanto' denaro si spende ma 'come' viene speso. Ormai è minoranza nel Paese l'idea che basti aggiungere soldi alla scuola per farla andar bene. Non è vero, la scuola in Italia è come una macchina con il motore rotto, non basta aggiungere benzina, si deve aggiustare il motore per farla funzionare". Aumenta il tempo pieno. "Il tempo pieno non sarà toccato anzi eliminando la compresenza di più professori e aumentando di ottomila posti i docenti del tempo pieno, si aumenterà sensibilmente il numero di famiglie che usufruiranno del tempo pieno". "Addirittura - ha aggiunto il ministro - come risulta a una simulazione fatta da Tuttoscuola il tempo pieno potrà essere incrementato del 50%. Questo è il mio obiettivo".
Epifani: "L'autunno caldo partirà
dalla scuola". La riforma della scuola varata dal ministro Gelmini
non va giù a Guglielmo Epifani: "Costituirà il fulcro di proteste
molto estese" in quello che si preannuncia come un autunno molto
caldo, ha dichiarato il segretario generale della Cgil, aggiungendo
che la riforma "è un problema serio e che preoccupa i ragazzi e le
famiglie". |