L’esercito delle precarie della scuola primaria Diana Cataldo il Mattino, 11.9.2008
L’esercito delle precarie della scuola primaria
che quest'anno non hanno ottenuto l'incarico ieri è tornata in
piazza. Slogan, striscioni e una lunga marcia da Via Ponte della
Maddalena a piazza del Plebiscito per protestare contro i tagli.
Circa 250 docenti, fischietti alla mano, hanno attraversato corso
Arnaldo Lucci e corso Umberto rallentando il traffico e invitando
mamme e studenti ad unirsi alla protesta: «No al maestro unico. Giù
le mani dai bambini». Sono arrivate all'ingresso della prefettura, e
in cinque, accompagnate dalla sindacalista Flc-Cgil Fiorella
Esposito, sono state ricevute dal viceprefetto Sergio Di Martino:
«Il nostro interlocutore - racconta Rosanna Cicala - si è mostrato
disponibile e si è impegnato a farsi portavoce presso il prefetto, e
speriamo quindi presso il governo, dei disagi e della nostra
richiesta di una deroga ai tagli inferti a Napoli e provincia». La
manifestazione si è svolta in modo pacifico, un solo episodio ha
richiesto l'intervento degli agenti: all'altezza della sede delle
Federico II in corso Umberto, un uomo ha affiancato una delle
manifestanti, Mariarosaria, e le ha strappato dalle mani un
volantino. La docente ha reagito con rabbia, le colleghe sono
intervenute per calmarla: «Ha detto di essere un docente
universitario - racconta Mariarosaria - mi ha urlato che non siamo
all'altezza, di tornare a fare la calza». Qualche spintone, attimi
concitati, poi gli agenti sono intervenuti allontanando il
«contestatore», senza ulteriori problemi. È tornata la calma, il
corteo ha proseguito. Alla manifestazione spontanea delle precarie
hanno aderito gli esponenti della Flc-Cgil, la segretaria
provinciale Gabriella Refuto ha espresso la sua solidarietà:
«Quattromila contratti in meno corrispondono alla chiusura di una
fabbrica di medie dimensioni, e senza ammortizzatori sociali. A
rischio l'offerta formativa: non si potrà garantire l'insegnamento
dell'inglese a tutti i bambini».. I segretari provinciali dei
sindacati (Bifulco per la Cisl, Refuto per Cgil, Panacea per la Uil,
Margiotta per lo Snals e Mattera per la Gilda), hanno inviato una
lettera al presidente Napolitano e a Berlusconi, contestando il
ritorno al maestro unico e facendo appello al loro amore per Napoli:
«La diminuzione dell'offerta formativa farà crescere oltre misura il
"trasferimento" nella strada di alunni e ragazzi, col rischio
concreto di diventare facile esca del richiamo della delinquenza».
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