Lettere al DIRETTORE. Gli esami del ministro Gelmini. Pompeo Anelli, dal Giornale di Brescia, 10.9.2008
Anche i lettori del Giornale di Brescia hanno
saputo che il ministro Gelmini afferma di essere stata costretta
(lei che aveva bisogno di lavorare presto perché proveniente da una
famiglia di «agricoltori») a sostenere e superare gli esami
d’avvocato a Reggio Per quanto ne so io le commissioni d’esame (oggi, come allora) sono formate da avvocati, magistrati e professori universitari e l’esame degli scritti (il vero scoglio) avviene in forma rigidamente anonima. L’affermazione del ministro, dunque, stupisce, e, oltre ad essere, per quanto ne so, totalmente gratuita costituisce offesa, oltre che alla categoria professionale della quale anche il ministro fa parte (l’ordine cosa ne pensa?) anche ai singoli componenti delle commissioni dell’epoca. Non avrebbe fatto molto meglio il ministro a tacere?
Infine risulta dall’albo degli avvocati di
Brescia che l’avv. Gelmini è nata l’1.7.1973 e si è iscritta
all’albo il 24.3.2003: quasi 30 anni quando, normalmente, ce ne
vogliono 18 per la maturità, 4 per la laurea e 3, compresa la
pratica, per superare gli esami, in tutto 25, o compresi brevi
ritardi, 26. Certamente il ministro avrà delle valide
giustificazioni, ma quando si danno lezioni di correttezza ad
un’intera categoria e di meritocrazia al Paese, ci si fa vanto del
curriculum di studi e si giustifica il proprio comportamento con lo
stato di necessità e il disagio economico di una categoria (quella
degli agricoltori) si ha anche il dovere d’essere precisi e rigorosi
in tutto. |