E' emergenza testi in tutta Italia.

Nelle librerie lunghe code di ragazzi e genitori col numeretto in mano

La Stampa, 22.9.2008

ROMA
Le scuole sono appena cominciate, ma i libri di testo sono già finiti. Gli istituti scolastici sono ormai tutti aperti, eppure i libri su cui i ragazzi di medie e superiori dovranno cimentarsi nel corso del nuovo anno risultano, in buona parte, introvabili. Su un elenco di quindici di una prima media, ad esempio, se ne reperiscono subito a malapena tre, cioè un quinto, denunciano gli acquirenti. E gli altri? «Finiti, esauriti», ripetono nelle principali librerie italiane specializzate in scolastica.

Com’è possibile? La situazione non solo provoca disagi a genitori e studenti, ma anche un reale disservizio scolastico, dal momento che gli insegnati si vedono costretti a ritardare l’inizio vero e proprio dei programmi a ottobre inoltrato. «I problemi sono tanti», sostengono dalla storica libreria Micozzi di via Ferrari, a Roma, quartiere Mazzini, che da anni rifornisce istituti medi e superiori della capitale, e sono ormai attrezzati per l’emergenza. In vetrina i libretti di diverse scuole (media statale Belli e Sinopoli, Liceo artistico di via di Ripetta, Convitto Nazionale Vittorio Emauele II, ecc.) contengono tutti gli elenchi stampati dei libri di testo, suddivisi per classi e sezioni.

«La lista dei volumi adottati viene messa a punto dagli istituti in giugno -spiegano i librai- Poi però bisogna esser sicuri che restino quelli, che non ci siano “new entry” inaspettate e, da parte delle famiglie, che l’alunno sia effettivamente assegnato alla sezione prevista. Col risultato che alcuni fanno “provvista” all’inizio dell’estate e a chi arriva in settembre non resta molto da scegliere». E allora come si fa? «Occorre ordinarli. Mettersi in fila e aspettare, almeno una settimana lavorativa, nel migliore dei casi, o due. Noi facciamo tutto il possibile».

Quello di Micozzi non è un caso isolato. Girando per la città si scopre che altrove non va diversamente. Testi scolastici? Una “merce introvabile” è il coro di lamentele di famiglie, docenti e presidi. Una scena identica alla precedente si replica, infatti, in un’altra celebre libreria romana, Maraldi in via Bastioni di Michelangelo, dietro Piazza Risorgimento. Anche lì lunghi serpentoni di genitori e ragazzi in paziente attesa, armati di lista in una mano e numeretto nell’altra. Davanti al bancone, la risposta è la stessa: «Non ci sono» sentenzia il libraio. Per le proteste non è il momento; la coda ondeggia impaziente e chi serve non ha tempo da perdere.

«C’è un volume -racconta una commessa- di Nicola Abbagnano, “Protagonisti e testi di filosofia” dell’editore Paravia che tarderà parecchio». Ne hanno stampate solo 5mila copie e, invece, la richiesta è molto superiore, essendo stato adottato da gran parte dei licei romani. Librerie prese d’assalto in questi giorni anche a Milano: I centralini telefonici dei principali negozi suonano a vuoto, i nastri ripetono gli orari di apertura e chiusura, fornendo l’indirizzo web per gli ordini telematici. Alla catena del «Libraccio», specializzata nella compravendita di scolastica nel nord Italia (sei sedi solo a Milano), hanno trovato il modo di bypassare l’inconveniente.

«Noi lavoriamo principalmente sull’usato, circa il 60, 70 % delle richieste, integrando il rimanente 30 % col nuovo, nel caso i vecchi testi non si trovino più», spiega Paolo Duse, responsabile della libreria di viale Vittorio Veneto, in piazza della Repubblica, nel capoluogo lombardo. «Questo ci permetterà di evadere le liste entro fine settembre, spero -conclude Duse- C’è un ritardo fisiologico di 10, 15 giorni, ma la maggior parte della clientela verrà accontentata. Le file sono ridotte al pomeriggio e il distributore Dmb di Monza, da cui ci serviamo, fa un ottimo approvvigionamento: i rifornimenti sono regolari». Certo, oggi c’è Internet , per chi lo sa usare. Ed è tutta un’altra cosa. Si possono visitare i siti degli istituti scolastici e quelli delle librerie. Si può ordinare con calma dai cataloghi tutto quello che occorre. E poi aspettare. Perchè il libro «non è disponibile».