Scuola

Cei: con plurimaestro ottimi risultati,
perché cambiare?

Critiche anche su metodo adottato: servivano intese e patti ampi

ApCOM, 3.9.2008

Roma, 3 set. (Apcom) - Il Servizio di informazione religiosa della Cei muove dure critiche nei confronti del ritorno del maestro unico alle elementari: a farlo, attraverso una nota, è stato oggi l'esperto di istruzione Alberto Campoleoni secondo cui "quando si affronta un nodo decisivo, come quello del maestro unico contrapposto al team" c'è "bisogno di ritrovare intese e patti ampi, linee condivise, per valorizzare un bene prezioso e di tutti, indispensabile per il Paese".

Campoleoni critica il metodo con il quale si è giunti a questo provvedimento: una norma inserita nel decreto "a sorpresa, senza dibattito, che pure sulla questione è stato richiesto. Il metodo seguito prima del merito della questione, lascia perplessi".

L'esperto poi entra anche nel merito ed anche su questo non risparmia forti perplessità: "negli anni passati - dice Campoleoni - si è affermata maggiormente l'idea per cui in un contesto di molteplicità di saperi, di specializzazioni crescenti, la pluralità di maestre e il lavoro d'équipe possono garantire maggiormente la soddisfazione delle esigenze di apprendimento dei bambini".

"Di fatto - continua l'esperto di tematiche scolastiche - la scuola italiana ha puntato in questa direzione e proprio al livello elementare ha raccolto consensi e ottimi risultati. E allora perché cambiare? E perché, poi, con i modi detti? Naturalmente il dibattito andrà avanti nelle sedi opportune. C'è da augurarsi - conclude Campoleoni - che ci sia ancora spazio per discutere ed ascoltare tutte le componenti scolastiche, e che segua una migliore stagione per la nostra scuola.