Bertolini (PDL) invoca classi Tuttoscuola, 4 settembre 2008 Fanno discutere le dichiarazioni in tema di integrazione degli alunni stranieri da parte del deputato Isabella Bertolini, componente del Direttivo del PDL alla Camera, che invoca percorsi di istruzione differenziata tra bambini italiani e bambini stranieri. Le dichiarazioni fanno seguito ai casi di Dortmund, in Germania, dove è stata formata una prima di 22 bambini tutti di nazionalità diversa, ad eccezione di quella tedesca, e dell'italianissima Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, dove la locale scuola dell'infanzia conta solo sette bambini italiani, su 38 bambini iscritti. In questa scuola materna, sono state ritagliate due ore al giorno in cui i sette figli di italiani giocano esclusivamente tra loro nella lingua di Dante, e questa situazione secondo alcuni costituirebbe una "ghettizzazione" degli italiani in Patria. Per la parlamentare di centro-destra, "il caso della scuola materna in provincia di Reggio Emilia, in cui i 7 bambini italiani rappresentano una minoranza linguistica da tutelare rispetto ai 38 bambini stranieri che non parlano l'italiano, evidenzia una realtà inaccettabile. A Reggio Emilia oggi si rischia di discriminare i bambini italiani, anziché integrare gli stranieri, partendo proprio dall'insegnamento della lingua. Siamo di fronte ad un inaccettabile paradosso destinato a trasferirsi dalle scuole materne a quelle elementari, con conseguenze imprevedibili". Secondo la Bertolini, occorre "invertire radicalmente la rotta, dettata dalle politiche pro-immigrati e anti-italiani, portata avanti in questi anni dalla sinistra, per evitare che nessun bambino italiano si senta straniero all'interno della propria scuola. L'integrazione deve partire dalla conoscenza e dalla condivisione della lingua e della cultura italiane e non dal sacrificio di queste rispetto ad altre".
La
parlamentare del PDL ricorda come, già nell'ottobre scorso, lei
avesse sollecitato al governo l'introduzione di percorsi di
inserimento nelle scuole, riservati agli alunni stranieri, per
tutelare le esigenze degli scolari italiani. La Bertolini promette
di avanzare le stesse proposte "al nuovo esecutivo, nell'interesse
dell'Italia, degli Italiani, ma anche di tutti gli stranieri, che
qui hanno scelto di vivere onestamente e fare crescere i loro
figli". |