Aumentano i bocciati alle superiori: di A.G. La Tecnica della Scuola, 13.9.2008. Dei 570 mila studenti cui è stata data la possibilità di colmare le lacune quasi 35 mila sono stati fermati portando così il numero complessivo di bocciati dal 14,2 al 16,2%. Un risultato deludente che vanifica (almeno nel breve termine) le intenzioni dell’ex Ministro Fioroni ideatore del sistema dei giudizi 'congelati'. Ma a Gelmini, che ha appena confermato la formula, la maggiore selezione potrebbe non dispiacere. Proteste dalle associazioni degli studenti: il 15 settembre davanti al Miur.
Il sistema dei debiti formativi ha
innalzato il numero complessivo degli studenti bocciati alle
superiori: a comunicarlo è stato il 13 settembre, a soli due giorni
dalla riapertura delle scuole per la maggior parte delle regioni, il
Ministero dell’istruzione, università e ricerca. A non essere
ammesso all’anno successivo è stato il 6 per cento di coloro a cui
era stato ‘congelato’ il giudizio a giugno: dei circa 570 mila
studenti cui è stata data la possibilità di colmare le lacune
durante l’estate quasi 35 mila sono stati così fermati portando così
il numero totale di bocciati dal 14,2 al 16,2 per cento. Il dato aveva evidentemente ingannato anche il Ministro in carica, Mariastella Gelmini, ed il suo pool di esperti vista la repentinità con cui hanno confermato formula dei debiti anche per il 2009: una promozione del metodo però non assoluta, poiché dall’attuale gestione è partito anche l’obbligo per le scuole di organizzare verifiche e scrutini finali tra il 1 e il 9 settembre prossimi (anche alla luce del fatto che quest’anno l’82% degli istituti superiori ha preferito completare le verifiche degli studenti con giudizio sospeso tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre). Dopo però gli esiti finali ed avendo ancora un po’ di tempo a disposizione (l’anno scolastico è appena agli inizi) non si esclude a questo punto qualche altro cambiamento (stavolta più sostanzioso) in itinere. Ma non è detto che l’aumento di bocciati possa anche essere bene accolto dal Ministro Gelmini, fervido sostenitore di una scuola incentrata sul merito e sulla selezione. I dati analitici riguardanti i ragazzi che più “zoppicano” alle superiori sono così passati in secondo piano. E' interessante però sapere che “continuano ad avere maggiori difficoltà i ragazzi delle prime classi: quest’anno - ha spiegato il Miur - i bocciati al primo anno di scuola superiore sono stati il 21,8%, mentre l’anno scorso risultarono non ammessi in seconda il 18,7% degli alunni”. Per quanto riguarda la tipologia di corsi “quelli che hanno incontrato maggiori difficoltà a superare le prove di verifica dopo i corsi di recupero estivi sono stati i ragazzi degli istituti professionali e quelli dell’istruzione artistica di cui rispettivamente il 7,6% e il 6,7% non è stato ammesso alla classe successiva dopo la verifica finale. Per gli studenti dei licei la quota dei non ammessi a frequentare la classe successiva dopo la verifica di fine agosto è invece inferiore alla media (circa il 5%)”. Gli studenti sono stati tra i primi a commentare i risultati finali dei debiti. E sono piovute critiche: secondo quelli dell’Uds, vicini alla sinistra giovanile, l’incremento di bocciati dimostra “'l’impossibilità da parte delle scuole, per mancanze di fondi, di assicurare i corsi di recupero e piano personalizzati di studio”. Per l’Unione degli studenti i debiti sarebbero un vero “fallimento”. “In sostanza – sostiene il coordinatore nazionale Roberto Iovino - questo nuovo sistema non induce gli studenti a ‘studiare di più e meglio’ come propagandato dalla Gelmini ma crea solo nuove barriere che non hanno nulla a che vedere con il merito. Per questo chiediamo con forza di ridiscutere nel merito il sistema di debiti/crediti che a più di 15 anni dalla propria istituzione mostra limiti, incongruenze e contraddizioni”.
Per protestare contro questo
provvedimento, ma anche altri approvati negli ultimi mesi, come il
voto di condotta, lunedì 15 settembre una rappresentanza dell'Unione
degli Studenti sarà presente davanti al ministero dell'Istruzione
“per una conferenza stampa – annunciano dall’Uds - accompagnata ad
un'azione dimostrativa contro la desolante distruzione della scuola
pubblica e la negazione dei nostri diritti”. |