In Inghilterra obbligo di A.G. La Tecnica della Scuola, 4.9.2008. Il Governo del laburista Gordon Brown ha preso alcuni provvedimenti per migliorare le competenze degli alunni e contrastare più efficacemente la dispersione scolastica. Di fronte alle difficoltà di apprendimento di un’alta percentuale di alunni inglesi (come illustrato in altro articolo pubblicato nei giorni scorsi su questo sito, che tra l’altro fa riflettere sul dibattito che ha suscitato tanto allarme e relative polemiche nel nostro Paese sulle scarse competenze degli studenti italiani, anche in relazione a quelle dei loro colleghi europei) e ai dati sulla dispersione scolastica, il Governo del laburista Gordon Brown prende provvedimenti importanti, tra cui la modifica dei programmi di studio per gli alunni nella fascia di età tra gli 11 e i 14 anni e l’innalzamento a 17 anni dell’obbligo scolastico. Mentre in Italia, dunque, si prospetta la possibilità di assolvere l’obbligo - fissato sino ai 16 anni di età - anche nei percorsi di formazione professionale, in Inghilterra l’obbligo scolastico viene aumentato di un anno (il limite precedente era in vigore già dal 1972) e fino ai 16 anni andrà comunque assolto a scuola (solo dopo il compimento di tale età, infatti, sarà possibile assolverlo anche nella formazione professionale).
La misura riguarda, al
momento, la scuola inglese ma non le altre componenti britanniche
(Scozia, Galles, Irlanda del Nord). Il provvedimento rappresenta un
primo gradino verso il previsto innalzamento dell’obbligo a 18 anni
di età, che il premier Gordon Brown aveva auspicato entro il 2015,
per contrastare l’alta dispersione scolastica che attualmente
riguarda il 25% dei ragazzi con più di 16 anni di età. |