Gelmini: la mia non è riforma, da Tuttoscuola, 7 ottobre 2008 Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini è intervenuta a Palazzo Marini al convegno "Da mercanti di bugie a innovatori della Conoscenza". Nel commentare gli interventi operati di recente, che portano il proprio nome, l'inquilino di viale Trastevere ha usato questi termini: "Più che una riforma rappresentano una manutenzione per la scuola, dove al centro c'è la sfida educativa in stretta collaborazione con gli insegnanti e con le famiglie". Il ministro ha precisato che la scuola alla quale pensa lei e soprattutto il presidente Berlusconi "recupera dal passato principi attualissimi ma guarda al futuro, per rendere la scuola aderente alle necessità dell'oggi con una serie di progetti ambiziosi che necessitano di risorse, anche facendo appello alla generosità delle imprese italiane, affinché sponsorizzino scuole e università e non soltanto squadre di calcio". Il ministro ha poi ricordato l'importanza della reintroduzione dell'insegnamento dell'educazione civica, sotto il nome di "Cittadinanza e Costituzione": "Dopo la bella iniziativa di lettura integrale della Bibbia, perché non lanciare anche la lettura della ‘bibbia laica' cioè della costituzione?" Infine il ministro ha confermato la necessità di "riqualificare la spesa: spendere meno per spendere meglio", ha ricordato esempi concreti di innovazione tecnologica legata al mondo della scuola ("Pagelle on-line, prenotazione via telematica dei colloqui con i professori, internet per la didattica e il lavoro dei docenti, lavagne digitali, rilevazione delle assenze via mail e cellulare"), e ha auspicato un ruolo più responsabile delle televisioni, "non solo perché prevedano più spazi dedicati ai giovani, di cui pure c'è bisogno, ma affinché emerga nei loro palinsesti un progetto educativo, che dia la sensazione d'appartenenza ad un sistema-Paese, di cui l'istruzione è parte fondante". |