Sciopero della scuola, l'Unità, 13.10.2008 Sindacati nuovamente in ordine sparso sullo sciopero nazionale della scuola, fissato unitariamente per il 30 ottobre qualche giorno fa. Dopo che domenica la Cisl ha "aperto" al governo purchè i sindacati vengano convocati in un tavolo con gli enti locali per discutere della riforma targata Gelmini, anche la Uil di Angeletti si dice pronta a revocare lo sciopero. «Abbiamo proclamato gli scioperi nella scuola e nel pubblico impiego per motivi puramente sindacali. E voglio ribadire che riguardano i rinnovi dei contratti di lavoro. Ovviamente se il governo ci chiamasse, ci convocasse e trovassimo anche una soluzione, gli scioperi non si fanno per il piacere di farli, li potremmo revocare facilmente». Il segretario della Uil poi dà anche giudizi positivi della riforma Gelmini. Sulle critiche alla sua riforma spiega: «Parlando di sindacato è bene parlare al plurale. Per quanto ci riguarda noi non contestiamo anzi siamo favorevoli all'introduzione del voto in condotta, del voto nelle materie e anche ai grembiulini. Pensiamo che anche la questione del maestro unico si possa risolvere in maniera intelligente, cioè articolando l'offerta d'insegnamento, mettendo insegnanti d'inglese e di informatica e ovviamente trovando della soluzioni per gli insegnanti, per i maestri per esempio ampliando il tempo pieno nelle scuole».
Intanto alle 17 a Roma sit-in davanti al Senato
«per fermare Tremonti-Gelmini» e il 17 ottobre sciopero dei
lavoratori della scuola. Lavoratori e lavoratrici si apprestano a
raggiungere Roma, «con centinaia di bus, treni e mezzi privati, il
17 ottobre - conclude la nota dei Cobas - per fermare l'opera
demolitrice della "strana coppia" Tremonti-Gelmini, per dire no ai
terrificanti tagli, per rifiutare la riesumazione della "maestra
unica" novecentesca e l'espulsione in massa dei precari». |