Berlusconi: "Sulla scuola non è vero che...", da Tuttoscuola, 22 ottobre 2008 Con una procedura quanto meno inconsueta, in risposta ai cortei e alle assemblee studentesche che si stanno tenendo in tutta Italia, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha convocato una conferenza stampa con al fianco il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. Il premier si è scagliato contro il centrosinista, che semina "allarmismo inutile", organizza "opposizioni di piazza al governo" e di lancia "messaggi assolutamente falsi". Berlusconi ha spiegato che non ci sarà "nessun taglio, ma una manovra su un triennio che porta risorse alla scuola e agli alunni". Poi ha elencato le "bugie della sinistra", rifiutando l'accusa di voler favorire la scuola privata: "Noi vogliamo solo una scuola pubblica migliore". "Non è vero - ha continuato il premier - che si ridurrà il tempo pieno. Con l'introduzione del maestro unico e l'eliminazione delle compresenze si libereranno più maestri ed in 5 anni ci saranno 3950 classi in più con il tempo pieno; non è vero che ci saranno 30 alunni per classe. Al massimo ci saranno 26 alunni per classe; non è vero che scomparirà l'inglese alle elementari. Non ci sarà il maestro unico, ma il maestro prevalente. Rimarranno gli insegnanti di inglese, religione, educazione fisica ed informatica. Non ci saranno variazioni per le ore di inglese alle elementari; non è vero che verranno licenziati 87mila insegnanti. Ci sarà il blocco del turn over perché in Italia c'è un docente ogni 9 alunni, in Europa 1 ogni 13. Ci saranno meno insegnanti, ma meglio pagati. Il 40% degli insegnanti più meritevole avrà 7mila euro all'anno in più; non è vero che diminuiranno i 93mila insegnanti per i diversamente abili; non è vero che chiuderanno le scuole di montagna. Nessuna scuola sarà chiusa, sarà invece unificato il personale amministrativo con un unico preside ed un unico segretario per due scuole vicine; non è vero che si boccerà con il 7 in condotta. Verrà bocciato chi ha il 5 in condotta ma solo con il consenso del consiglio di istituto e di quello di classe".
Infine
pugno duro contro le occupazioni di scuole e atenei: "Impediremo che
ciò avvenga - ha avvertito Berlusconi - e ho dato istruzioni in
questo senso al ministro dell'Interno". "Vorrei dare un avviso ai
naviganti: non permetteremo che vengano occupate scuole e
università, perché l'occupazione di luoghi pubblici non è
dimostrazione dell'applicazione della libertà, non è un fatto di
democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti, delle
famiglie, nei confronti delle istituzioni e dello Stato". E ha
concluso: "Convocherò oggi il ministro degli Interni e darò a lui
istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze
dell'ordine". |