Scuola: la geografia delle occupazioni da Tuttoscuola, 23 ottobre 2008 Sembra avere sortito un effetto opposto a quello sperato dalla Presidenza del Consiglio, l'opzione ventilata ieri in conferenza stampa dal premier Silvio Berlusconi di fare ricorso alle forze dell'ordine, in caso di occupazioni delle scuole e delle universitā, insieme ad altri tipi di manifestazioni. Infatti stamattina le agenzie tracciano un quadro piuttosto dettagliato dei focolai di protesta - sparsi in tutta Italia - contro il cosiddetto decreto legge Gelmini. A Roma si segnalano diversi licei occupati: tra gli altri, il Tasso, il periferico Malpighi (occupato da militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino a Forza Nuova), il Virgilio, il Nomentano, e il Russell, dove, in segno di protesta, č stata fatta suonare la banda di istituto e si č organizzata una assemblea nel cortile di scuola. In Veneto č cominciata la campagna nazionale che gli organizzatori hanno chiamato "teniamo la Gelmini fuori dalle nostre scuole". A Milano sono stati bloccati per un'ora i cancelli della facoltā di scienze politiche dell'Universita, e sono previsti nuovi cortei intorno alle 14. A Torino si č tenuto un corteo nel centro storico della cittā, organizzato dagli studenti dell'istituto professionale "Giulio", del magistrale "Regina Margherita", dal liceo scientifico "Copernico", e dal tecnico commerciale "Rosa Luxemburg". Centinaia di studenti hanno sfilato anche a Matera. Qualche tensione si č registrata a Cosenza dove sono intervenuti i carabinieri. A Napoli e Catanzaro Lido le manifestazioni hanno creato seri problemi alla circolazione. Nell'ateneo di Cagliari sono state bloccate le lezioni, ma non c'č stata alcuna occupazione. A Bologna sono diverse le iniziative di protesta in programma. Alle 18.30 partirā da piazza San Francesco una fiaccolata di liceali e universitari. A Trieste, nella piazza del popolare rione di San Giacomo, oltre 200 studenti delle scuole medie superiori, quasi tutte occupate o autogestite, hanno eretto simbolico muro con i loro libri di testo, in segno di protesta contro la riforma Gelmini. A Genova sono stati affissi manifesti funebri, per la morte "della scuola e dell'universitā pubbliche" in Italia.
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UE |