Tra gli ordini del giorno sul decreto Gelmini,
il Pd ne propone uno che
Una Costituzione per studente. I leghisti: "Razzisti". Necessario l'intervento di Fini per calmare gli animi la Repubblica, 9.10.2008 ROMA - Distribuire una copia della Costituzione a tutti gli alunni e a spese dello Stato, dice il Pd. E perchè no, ben venga, buona idea, aggiunge il Pdl. Anzi, rincara il Pd, "la distribuzione deve cominciare proprio da Venezia, Treviso e Sondrio". E no, insorge la Lega, "questo è razzismo, lo fate apposta, o levate i riferimenti geografici o non votiamo". E scoppia la rissa. Verbale, non fisica, per cui deve intervenire il presidente Fini in persona a sedare gli animi di fronte all'unico esponente del governo, il sottosegretario alla Pubblica istruzione Giuseppe Pizza. Ricordate? Quello che stava per far saltare le elezioni per via del simbolo della Dc e in cambio ha avuto un posto nel governo. La scena è andata in onda stamani nell'aula di Montecitorio dove erano in votazione gli ordini del giorno relativi al decreto Gelmini trasformato in un maxiemendamento blindato, non modificabile che però è possibile arricchire con qualche ordine del giorno. Poichè la Carta è uno dei punti qualificanti della riforma che introduce l'obbligo dell'educazione civica, sono stati almeno una cinquantina gli ordini del giorno relativi a quel punto. "Usano la Carta per fare ostruzionismo, scorretti" ha gridato Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione Cultura, rivolta ai banchi dell'opposizione. Ma Pierangelo Ferrari (Pd), papà di uno degli odg incriminati, non si è fatto intimorire e ha insistito perchè si votasse sulla sua proposta che impegna il governo "ad adottare le opportune iniziative volte ad individuare, nel corso del prossimo esercizio finanziario, risorse necessarie, tali da non aggravare ulteriormente le famiglie, per distribuire gratuitamente una copia della Costituzione a tutti gli alunni a partire da quelli residenti a Venezia". Un testo identico ad altri in cui cambiava solo la città di "partenza" della distribuzione.
In
aula il sottosegretario Pizza non coglie la provocazione e dà il suo
ok. Non l'avesse mai fatto: per la Lega tutto ciò diventa
insopportabile. "Il nostro voto sarà contrario - annuncia Paola
Goisis - come si permettono i colleghi della sinistra di dire che
bisogna mandare la costituzione a Venezia, a treviso, a sondrio,
nelle città del nord: studiatevela, che siete voi i razzisti!".
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