Per i Franti d'Inghilterra
spunta l'aula-Guantanamo.

In una scuola vetri oscurati, pareti pavimenti e soffitto dipinti nero incubo.

Carla Reschia La Stampa, 15.10.2008

Risaliva agli ultimi tempi del governo Blair, l’anno scorso, il via libera per i professori, autorizzati a usare le «maniere forti» con i sempre più numerosi bulli delle scuole del Regno Unito. Ma quella che il Daily Mirror illustra con un'infografica assai suggestiva è una vera cella di isolamento di 2,5 metri di larghezza per 2,3 di altezza, che fa capire perché alcuni genitori parlino di «aula-Guantanamo». Pareti, pavimenti e soffitto sono nero incubo; i vetri totalmente oscurati e la luce artificiale illumina a giorno uno spazio assai ristretto. Il professore è alle spalle e sorveglia senza poter essere visto lo studente girato verso il muro. Il tutto può durare un’intera giornata.

Benvenuti alla Ridgewood School di Doncaster, South Yorks, la prima dotata dell’ala Gresley: quattro «stanze di studio individuali» per casi speciali. Alle veementi proteste e alla pubblica denuncia di Andrew Widdowson, 30 anni, padre dell’undicenne Kieran, condannato alla «segreta», come la chiamano i ragazzi, il direttore risponde elencandone con grande soddisfazione i vantaggi. Uno, sopra agli altri: «La stragrande maggioranza degli studenti non ci torna due volte». Quindi è efficace. E legale, perché «il ministero nella sua ultima ispezione, avvenuta nel 2006, ha visto l’aula e l’ha approvata». Inoltre è collaudata: «Esiste da quattro anni e viene utilizzata per pochi ragazzi a settimana. È un modo per incoraggiarli a riflettere sul loro comportamento e rafforzarli nel proposito di non ripetere gli errori commessi».

L’errore di Kieran è di essersi fatto sorprendere mentre stava dando una mano a sgonfiare le ruote della bicicletta di un compagno. Il padre, racconta, avvisato dai professori, si è precipitato a scuola per rendersi conto di persona. «Non ci potevo credere - ha detto al Daily Mirror - sembrava di stare a Guantanamo». E quindi, prosegue, «Piuttosto che far passare a mio figlio una giornata là dentro gli faccio cambiare scuola. Devono chiudere quella stanza: non si può imporre la regola del terrore». Si accomodi, dicono alla Ridgewood, senza cedere di un passo. Nella «segreta» la continuità della didattica è garantita perché un insegnante è sempre presente. E così, fanno sapere, la circolazione dell’aria. Kieran sarà riammesso alle lezioni solo dopo avervi passato un giorno.