Approvato il decreto Gelmini. da Tuttoscuola, 7 ottobre 2008 E' passato alla Camera il decreto sulla scuola. 321 sì, 255 no e due astensioni l'esito del voto, sul quale il Governo aveva posta la fiducia. Il testo sarà licenziato questa settimana a Montecitorio per poi passare all'esame del Senato. Il centrosinistra contesta il governo ed il ministro Gelmini, che non ha partecipato al dibattito in Aula sulla fiducia. Secondo Maria Coscia del Pd "il vero autore del decreto è Tremonti, secondo cui la scuola italiana, sebbene buona, è troppo costosa"; "dall'opposizione non c'é stato nessun comportamento ostruzionistico ma solo la voglia di confrontarsi sul merito".
"Più che una riforma,
la mia credo sia una manutenzione della scuola, che rimetta al
centro la sfida educativa in collaborazione stretta con la
famiglia", ha affermato il ministro Gelmini ricordando lo "sforzo in
atto da parte del governo per riqualificare la spesa" che, nel
settore della scuola, si traduce in "un riposizionamento delle
risorse". "Vogliamo una scuola dell'efficienza, del rigore e della
serietà", sostiene la leghista Paola Goisis, secondo cui "chi si
scandalizza per il decreto con la fiducia non ha idea della
situazione della scuola italiana, i cui problemi vanno risolti".
Sulla stessa linea anche Fabio Garagnani (Pdl), secondo cui "non è
questione di grembiule e di voto in condotta ma di lavorare alla
qualità della scuola italiana". Insomma, per l'esponente di
maggioranza "il decreto legge non è una restaurazione ma lo
strumento per il recupero di valori fondanti della comunità
nazionale. Valori che la scuola deve tutelare anche se fino ad ora
non lo ha fatto". Dunque, un decreto "per mettere in sintonia la
scuola con un Paese che vuole cambiare e voltar pagina, prescindendo
dalle barriere ideologiche". |