Onda anomala, ma vira a sinistra Rassegna
Nazionale Il movimento studentesco Onda anomala, ma vira a sinistra Un autosondaggio dice: oltre il 76% vota per l'opposizione da ItaliaOggi, 11.11.2008
Si definisce Onda anomala perché rivendica
l'autonomia da partiti, sindacati o altre organizzazioni. «Né di
destra, né di sinistra», dicono. Ma oltre il 76% del movimento
studentesco in rivolta contro la riforma della scuola e
dell'università targata Gelmini si autocolloca nell'area del centro
sinistra, e precisamente: Pd (49,4%), Sinistra Arcobaleno (16,8%),
Idv (10,1%), Sinistra Critica (3%) e Pc (0,9%). Tuttavia un 9% non
si sente rappresentato dalla politica, tanto da astenersi dalle
elezioni(6%). Scarso anche l'impegno diretto in politica: l'83,6%
non ha tessera di partito, anche se un significativo 16,4% è
militante. Ferma al 10% la fiducia in partiti e sindacati. E' questo
il risultato di “Il profilo dell'Onda anomala”, una ricerca
realizzata tra gli studenti dell'università Roma Tre e coordinata
dal professor Edoardo Novelli. L'indagine ha coinvolto circa 700
studenti tra gli oltre 1.000 che il 28 ottobre hanno partecipato
all'assemblea dell'ateneo. La maggioranza frequenta la facoltà di
lettere, seguono scienze politiche e ingegneria. Il 70% è iscritto
al triennio. C'è un 17% della laurea specialistica, mentre i
dottorandi sono appena il 2%. Elevata la partecipazione alla vita
dell'ateneo: tutti frequentano le lezioni e l'83,4% è in corso.
Nonostante la metà studi e lavori, il 75% vive con i genitori e il
47% dipende completamente da loro non riuscendo a mantenersi da
solo. Del resto il 45% lavora saltuariamente, il 49% part time, il
71% in nero. Situazione che spiega perché sentono come urgenze il
lavoro e il costo della vita. Ma per loro la vera emergenza
dell'Italia è la corruzione e non la sicurezza o la criminalità. E'
internet il canale d'informazione privilegiato (47%), di questi
giovani che hanno imbracciato la protesta anche per conto dei
fratelli più piccoli delle scuole elementari, medie e superiori, che
scontano i maggiori tagli in Finanziaria. Seguito dalla televisione
che però la maggior parte dei giovani non vede quotidianamente, se
non per telegiornali, dibattiti e film. Poi la lettura dei
quotidiani, 2-3 volte alla settimana. Le amicizie precedono la
radio. In generale, infatti, non considerano affidabili gli organi
di informazione. Accordano massima fiducia a magistratura (33,4%) e
volontariato (26,4%), quasi zero alle imprese. Agli ultimi posti la
Chiesa, e la religione è l'ultimo valore fondamentale, preceduta dal
denaro. Svettano famiglia, amore e amicizia. Studio e lavoro sono
terzo e quarto, mentre la musica viene prima della politica. I 3
personaggi pubblici che sentono più vicini sono Benigni, Saviano e
Travaglio. Poi Gino Strada e Grillo. Mentre Jovanotti supera
Giovanni Paolo II. A chiudere la top ten Veltroni, Di Pietro e
Napolitano. Quasi l'80% è favorevole alla collaborazione e il
pubblico al privato, pur preferendo il pubblico. «Siamo di fronte a
un movimento che è impossibile far rientrare nei modelli
tradizionali», spiega Novelli, «quando c'erano elementi forti di
appartenenza che qualificavano gli studenti del '68 o della Pantera.
Nell'Onda convivono dimensione individuale, tradizionali istanze
politiche e sensibilità e sintonie che negli ultimi mesi hanno
animato l'area dell'antipolitica». «O di una nuova politica,
riformata?» si domanda Francesca Cantù, preside della facoltà di
lettere e filosofia. Non tutti concordano però sull'esattezza
dell'identikit scaturito dall'indagine. «Il campione mi pare poco
significativo», afferma Giorgio Sestili del collettivo di fisica de
La Sapienza, «L'Onda anomala è un movimento composito e nazionale.
Questa ricerca evidenzia solo alcuni aspetti». |