Sopravvivono gli istituti
con meno di 200 alunni.

Scuola/2 Il dimensionamento della rete scolastica non avverrà prima del 2010-2011. Non solo, sarà il frutto di una intesa in Conferenza Unificata.

I.R. da Aprile On Line.info del 5.11.2008

Le autonomie locali portano a casa un primo risultato importante: dopo il muro contro muro delle ultime settimane e la sospensione di qualsiasi dialogo nelle sedi istituzionali con il governo, hanno ottenuto la revisione dell'art. 3 del decreto 154 in discussione al Senato, scongiurando il rischio per l'anno prossimo della chiusura delle scuole.
Superato, di conseguenza, anche il rischio di un commissariamento per le regioni.

Il governo con un nuovo testo dell'art. 3 presentato oggi in aula, ha previsto che il dimensionamento della rete scolastica non avverrà prima del 2010-2011. Non solo, sarà il frutto di una intesa in Conferenza Unificata. Il nuovo testo prevede anche l'accorpamento della dirigenza scolastica per l'anno 2009-2010.
Soddisfatte, ma ancora caute, le reazioni delle autonomie locali: sia Errani sia Domenici parlano di un primo traguardo, ma chiedono che d'ora in avanti ci sia una 'vera concertazione'.

La giornata era cominciata con una riunione nella sede del ministero dei Rapporti con le regioni, tra i ministri Fitto e Gelmini e i rappresentati delle autonomie locali, Errani (regioni), Domenici (comuni), Melilli (province). In quella sede i tre rappresentanti delle autonomie avevano ribadito le loro richieste. Poi nel pomeriggio la notizia del ministro Fitto: c'è un nuovo testo."Il percorso individuato stamattina grazie alla disponibilità del ministro Gelmini e dei sottosegretari all'Economia - dichiarato il ministro - consente al tempo stesso di confermare e garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio stabiliti in Finanziaria, di perseguire la definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, ma anche di recepire le istanze di Regioni e Autonomie Locali. Si tratta quindi di una soluzione positiva che, siamo certi, possa segnare una convinta ripresa del percorso di dialogo all'interno della Conferenza Unificata".

"Prendo atto - commenta Errani - che l'iniziativa delle regioni e degli enti locali e le forti preoccupazioni espresse da tutto il mondo della scuola hanno finalmente raggiunto un primo risultato importante. Ora è necessario aprire urgentemente un tavolo fra governo, regioni ed enti locali per discutere concretamente e senza forzature unilaterali della riorganizzazione dei servizi scolastici, fermo restando il carattere irrinunciabile del diritto al studio". Per Errani anche la Finanziaria andrebbe costruita con le regioni e gli enti locali affinché le misure proposte possano calibrarsi sulle esigenze del territorio perché al momento "i conti non tornano".
Per Domenici il fatto che il governo abbia presentato una nuova versione rappresenta "una prima risposta alle preoccupazioni che da tempo andavamo segnalando che ci consentirà ora di lavorare per soluzioni condivise e concertate; questo è il metodo che dovremo adottare in futuro". Per Domenici, infatti, i fronti ancora aperti sono molti, primo fra tutti la finanziaria e i bilancio dei Comuni.
"La concertazione, anche in questo caso - conclude - può e deve essere determinante per adottare scelte non calate dall'alto, ma modulate sulle reali esigenze dei territori."

Domani, intanto, è convocata la conferenza delle regioni dove si approfondiranno le novità di oggi, mentre per l'Unificata si dovrà attendere.