''L'abolizione del valore legale della laurea punto di arrivo della riforma'' .

Scuola, Gelmini: ''Ora dialogo,
porte aperte a chi vuole il confronto''

Il ministro dell'Istruzione: ''Vogliamo premiare il merito, orgogliosa del mio decreto sull'Università". E sottolinea: ''No all'egualitarismo del 18 o del 6 politico''. Venerdì in migliaia in piazza a Roma contro i tagli. Epifani: "Chi non c'è sbaglia". Alla protesta, voluta dai sindacati, hanno partecipato solo Cgil e Uil.

da IGN-ADNkronos, 15.11.2008

Montecatini (Pistoia), 15 nov. (Adnkronos) - "Le porte del ministero sono aperte a tutti coloro che hanno buona volontà che vogliono il confronto e che intendono contribuire a rendere migliore la scuola e l'università". Lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione e dell'università Mariastella Gelmini, intervenendo al settimo convegno nazionale dei Circoli del Buongoverno in corso a Montecatini Terme (Pistoia.

"Ma le porte sono chiuse nei confronti di chi difende lo status quo e di fronte alle novità fa soltanto ingenerare allarmismo. Siamo molto fermi nel non cedere a chi non vuole cambiare niente", ha aggiunto il ministro. Pur confermando la volontà di dialogare in Parlamento con l'opposizione sui decreti che interessano il sistema dell'istruzione scolastica e universitaria, e al tempo stesso di riprendere il confronto con i sindacati, Gelmini ha osservato: "guai però a fermarsi, a cedere al pessimismo e a difendere posizioni che non sono difendibili".

"Dobbiamo lavorare nella direzione del cambiamento - ha detto il ministro della Pubblica istruzione - superando pregiudizi e ideologie che per decenni hanno ingessato la scuola e l'università. E' nostro dovere tentare nuovi percorsi". Gelmini ha detto che è sua intenzione "non arrendersi ad un sistema dell'istruzione che colloca l'Italia all'ultimi posti della qualità". "Oggi la prima università italiana in una classifica internazionale si colloca al 192esimo posto. Noi stiamo lavorando per introdurre cambiamenti che possano portarci ad avere una nostra università almeno entro i primi 100 posti".

"Noi vogliamo cancellare dalla scuola e dall'università l'ideologia dell'egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti - ha sottolineato -. Lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone e vogliamo premiare il merito". Per Gelmini "è grave che gli insegnanti non abbiano un inquadramento professionale e l'avanzamento nella carriera avvenga solo in base all'anzianità". "Anni e anni di contrapposizioni partitiche e sindacali hanno fatto sì che gli insegnanti italiani siano tra i meno pagati, con stipendi mensili che si aggirano tra 1.200 e 1.300 euro - ha aggiunto - Gli insegnanti meritano di avere un avanzamento anche sulla base del loro lavoro, sull'apprendimento che sono capaci di fornire agli studenti".

"Sono orgogliosa del mio decreto sull'Università approvato nel penultimo Consiglio dei ministri - ha sottolineato -. Un decreto molto scarno, con tre articoli e in più una norma di copertura per rimettere al centro del sistema universitario gli studenti e le loro famiglie". "Pur in una situazione finanziaria complicata, abbiamo trovato le risorse, per la prima volta, per assegnare borse di studio agli studenti meritevoli. Prevediamo di concedere 180 mila borse di studio", ha precisato Gelmini. Il ministro ha poi ricordato anche che si prevedono interventi per le residenze universitarie, con l'obiettivo di contenere e calmierare gli affitti di case per gli studenti.

Il ministro Gelmini ha poi detto di essere orgogliosa che questo "primo passo verso il cambiamento" del sistema universitario avvenga "senza mettere mani nelle tasche degli italiani". Anzi, ha sottolineato Gelmini, "per dare concretezza al principio del merito", il governo ha stanziato 500 milioni di euro per favorire "la qualità della ricerca e della didattica".

"Può essere stato un azzardo avere inserito l'abolizione del valore legale della laurea nelle linee guida della riforma dell'università - ha aggiunto -. Forse il sistema universitario non può essere maturo per mettere questo tema al primo punto. Certamente è un punto di arrivo. Se si vuole creare una vera concorrenza bisogna entrare nel merito della proposta".

"Faccio appello all'opposizione: il disagio degli studenti non va strumentalizzato - ha sottolineato -. Ho stima del ministro ombra Mariapia Garavaglia. Mi auguro che l'opposizione abbia il coraggio di avanzare proposte utili per migliorare la scuola". "La scuola e l'università non sono né di destra né di sinistra ma sono istituzioni che appartengono al Paese, come ricorda la costituzione sono istituzioni aperte a tutti", ha aggiunto la Gelmini.