Timidi tentativi di dialogo/3: da Tuttoscuola, 11 novembre 2008 Oggi Giuseppe Fioroni, del coordinamento del Partito democratico ed ex ministro dell'Istruzione ha replicato alla risposta del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini alla lettera aperta indirizzatale dal segretario del Pd Walter Veltroni. L'ex ministro apprezza "i toni cortesi e la disponibilità teorica al confronto che si leggono nella nota del ministro Gelmini. Ma restano come macigni i tagli già decisi dal governo e di cui il ministro dell'Istruzione non fa alcun cenno. Eppure il taglio del 67% della spesa corrente per l'università entro il 2010 e gli 8 miliardi in meno per la scuola in tre anni non sono misure di razionalizzazione ma di vera e propria demolizione". Il parlamentare del Pd spiega che "esser seriamente riformisti significa realizzare una scuola di qualità per tutti, eliminando sprechi e sperperi ma non smantellando l'istruzione. Dialogo e confronto si fanno rimuovendo i tagli come richiesto da Veltroni nella sua lettera a Gelmini e Tremonti. Su questa base e partendo dalle indicazioni contenute nel libro bianco sui può dar vita ad una seria riforma della scuola e dell'università. Altrimenti le parole rischiano di rimanere vuote".
Dello
stesso tenore sono le dichiarazioni di Maria Coscia, responsabile
scuola nel governo ombra, che commenta con amarezza la bocciatura
degli emendamenti presentati dall'opposizione sulla scuola, durante
l'esame della finanziaria, alla Camera dei Deputati: "Sono così
stati confermati in particolare i tagli operati del governo sia sui
fondi d'istituto destinati alle scuole pubbliche elementari, medie e
superiori che alle scuole comunali dell'infanzia che alle scuole
paritarie dell'infanzia. Ancora una volta dunque il governo promette
aiuti alle famiglie, ma nei fatti taglia il diritto allo studio di
milioni di bambini e ragazzi". |