INTERVISTA
Meloni "Sui tagli si discuta Antonella Rampino, La Stampa, 5.11.2008
ROMA E Tremonti come la pensa?
«Giulio queste cose le sa. In Consiglio dei
ministri su queste posizioni ci siamo ritrovati in molti. Il
ministro dell’Economia poi, certo, sa che la situazione economica è
devastante. Ma il diritto allo studio non si tocca». Ministro, lei alla prima protesta davanti a Montecitorio s’è mischiata agli studenti, ha ascoltato, ha parlamentato. Cosa ne ha tratto? Dopo l’incontro, sta con loro o con Tremonti?
«Io penso che gli studenti possano benissimo
manifestare. Ho una lunga esperienza io stessa nel movimento
studentesco, e quel che non capisco dell’oggi è perché, dopo le
manifestazioni, il movimento non passi alla fase propositiva: noi,
ai vari governi, presentavamo delle piattaforme propositive...
Quanto a quel giorno, passavo di lì e ho visto la manifestazione.
Erano studenti delle medie, capitanati da una professoressa che
megafonava...». Con questo vuol dire che il governo di centrodestra è riuscito a resuscitare un mezzo Sessantotto mandando in piazza, per la prima volta assieme, studenti, genitori e insegnanti?
«No. Quella era una rivolta generazionale,
questa è tutta un’altra cosa. Io, armata di santa pazienza, ho
potuto verificare che non è vero che la piazza respinge i politici,
o perlomeno non sempre perché a Italo Bocchino va data piena
solidarietà per le contestazioni che ha avuto, ma l’impressione che
ho avuto era di una condizione innaturale, e anche antistorica.
Secondo me gli studenti non marciano in piazza con i baroni, non si
mischiano con chi ha ridotto la scuola e soprattutto l’università in
quelle condizioni. E in questa modalità c’è anche il segno della
strumentalizzazione della sinistra». E a piazza Navona secondo lei non c’è stata la strumentalizzazione della destra? I filmati mandati in onda da «Chi l’ha visto?» l’hanno mostrato. E per tutta risposta, in nottata c’è stata un’irruzione a via Teulada di giovani dei centri sociali di destra... «Io condanno, sempre, qualsiasi forma di violenza. L’ho detto tante volte, e lo ripeto. Non ho seguito però la vicenda di via Teulada. Le manifestazioni possono essere anche pacifiche».
«Ma a quelli di sinistra non gli si dice mai
niente, quando gli autonomi irruppero nello studio di Michele
Santoro furono quasi santificati... Dipende. Ma se c’è stata
violenza è da condannare». |