Numeri e contronumeri da Tuttoscuola, 8 novembre 2008 E il rito di quanti hanno partecipato ad una manifestazione o ad uno sciopero, milioni per gli organizzatori o molto molto meno per gli altri, si è ripetuto ancora una volta. I due milioni e mezzo della manifestazione nazionale del PD sono diventati al massimo mezzo milione; il milione di aderenti ai cortei per lo sciopero del personale scolastico sarebbero stati intorno ai 200 mila; il 57% di personale scolastico che, secondo il Miur, ha aderito allo sciopero, è stato contestato dai sindacati organizzatori, come puntualmente è capitato in casi del genere anche in altri comparti pubblici. Non ci interessa sapere se la ragione dei numeri sta dalla parte di chi li dichiara ai massimi livelli o di chi tenta di ridimensionarli. Visto, però, che su quei numeri che significano validazione o sconfessione pubblica delle ragioni della stessa manifestazione o astensione dal lavoro, vengono poi costruite tesi e azioni conseguenti, riteniamo che sia necessario dare oggettiva e incontrovertibile trasparenza ai numeri, almeno allo sciopero. Come? Un modo incontrovertibile c'è, anche se non immediato: sapere quante sono le ritenute effettuate sugli stipendi, prova incontrovertibile della partecipazione allo sciopero. Ovviamente sappiamo che gli stipendi erogati riguardano l'universo del personale scolastico e, considerate le assenze dal servizio per malattia o altra causa e il giorno libero degli insegnanti (che equivale a quasi un sesto dell'intera categoria), non potrà mai esserci il 100% di adesioni anche con una partecipazione totale del personale in servizio.
Sarebbe
comunque un bel modo per capire quanto, dove e quali settori sono
risultati più sensibili alle iniziative del sindacato.
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