Dopo l'incontro di ieri con la Gelmini e la
firma di un documento con le richieste
Università, i sindacati si spaccano Gli studenti intanto si organizzano: tre i cortei previsti a Roma la Repubblica, 12.11.2008 ROMA - I sindacati si spaccano sulla riforma dell'università. La Cgil, dopo l'incontro di ieri con Maria Stella Gelmini, boccia come "del tutto insufficienti" le proposte del ministro, la Cisl revoca lo sciopero di venerdì dopo aver firmato insieme alla Uil (che invece conferma l'agitazione) un documento con le richieste per il settore, che la Gelmini si è impegnata a sottoporre al vaglio di Tremonti e Brunetta. Una frattura aggravata anche dall'esclusione della Cgil, da parte del governo, a un incontro fra Berlusconi, Sacconi, Confindustria, Bonanni e Angeletti. E che ha fatto infuriare Guglielmo Epifani, che proprio mentre la Cisl si sfilava dalla mobilitazione del 14 ha fissato lo sciopero generale per il 12 dicembre. Sciopero revocato anche da parte dell'Ugl. Nel frattempo, negli atenei, gli studenti si preparano a partire per Roma, dove venerdì sono previsti tre cortei. Sciopero revocato. Cisl-università e Cisl-ricerca hanno deciso di revocare lo sciopero. Il sindacato non sarà alla manifestazione di Roma. "Vogliamo proseguire il confronto aperto ieri con Gelmini per arrivare a una riforma condivisa - spiega Antonio Marsilia, segretario generale del settore - il ministro si è impegnato a modificare alcuni passaggi importanti della manovra e a dare risposte concrete alle richieste contenute nella piattaforma per lo sciopero". La Uil conferma l'agitazione. "Prendo atto dello sforzo fatto da Gelmini - spiega Alberto Civica, segretario generale di Uil università - ma purtroppo non è stata in grado di darci sufficienti garanzie. Lo sciopero non si fa per motivi ideologici, si fa sul merito e alla luce dei fatti. Al momento non ci sono ragioni per revocarlo". I punti del documento. I punti che più stanno a cuore ai sindacati, inseriti nel documento siglato durante l'incontro con la Gelmini, riguardano la stabilizzazione del precariato del personale tecnico-amministrativo, dei ricercatori e dei docenti dell'Afam (Alta formazione artistica e musicale), l'alleggerimento dei tagli al turn-over e alle risorse finanziarie, l'apertura di un tavolo di confronto per concordare le linee del ddl di riforma dell'università e migliorare il decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Cgil: "Dalla Cisl decisioni non comprensibili". "Ho rispetto delle decisioni della Cisl ma francamente non le comprendo": così Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil commenta la scelta del sindacato di Raffaele Bonanni di revocare lo sciopero. "Come sindacati confederali - spiega - abbiamo scritto insieme la piattaforma della protesta e siamo stati insieme ieri all'incontro con il ministro, incontro del tutto interlocutorio e che riguardava solo una parte di quella piattaforma". Dal governo "sono emerse solo ipotesi di approfondimento di alcuni aspetti delle nostre richieste, per questo - continua - non capisco la ragione di revocare lo sciopero. La Cisl si è accontentata della buona volontà a discutere offerta dall'esecutivo". Sciopero confermato. La Cgil, comunque, conferma sciopero, manifestazione e le richieste avanzate inizialmente a braccetto con gli altri sindacati. E si appella agli studenti "affinché siano molti venerdì in piazza". Poi attacca l'esecutivo: "Il governo - sottolinea Pantaleo - sta lavorando per dividere i sindacati, come dimostra la cena a cui sono stati invitati Bonanni e Angeletti e non Epifani. Ma se i sindacati si lasciano dividere, rischiano di indebolirsi e di perdere la loro autonomia".
I cortei di venerdì.
L'appuntamento con gli universitari
della Sapienza è alle 9.30 in piazzale Aldo Moro, mentre gli
studenti di Roma Tre si concentreranno alla Piramide e gli studenti
medi (che hanno annunciato al loro adesione alla mobilitazione) in
piazza della Repubblica. I manifestanti proseguiranno per piazza
Venezia per unirsi al corteo della Cgil che invece parte alle 9.30
da piazza della Bocca della Verità per dirigersi poi a piazza Navona. |