«A
vantaggio dei bambini stranieri che comprendono poco l'italiano»
Scuola, Berlusconi benedice le "classi ponte":
«Non sono discriminatorie»
Lega: si attuino. Assessore Milano: non sono
realizzabili.
Pd: non sono educative, ci sono metodi migliori esistenti
Il Corriere della Sera,
20.11.2008
ROMA - «Non credo che ci sia nessuna discriminazione, ma che sia una
cosa logica e doverosa a vantaggio dei bambini e delle maestre. Sono
fatte per dedicare più tempo all'insegnamento dell'italiano». Silvio
Berlusconi, intervenuto durante le manifestazioni per la giornata
dell'infanzia, ha concesso il proprio benestare alle cosiddette
"classi ponte", cioè la proposta della Lega Nord di classi
differenziate per i bambini non italiani che hanno difficoltà
nell'apprendimento della lingua. «L'insufficiente conoscenza della
lingua italiana fa si che l'insufficienza dei bambini stranieri sia
tripla rispetto a quella italiana e quindi abbiamo pensato a questa
mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi, di fare non
classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano», è
l'opinione del primo ministro.
ASSESSORE MILANO: «NON SONO
REALIZZABILI»
- L'iniziativa di Berlusconi viene però bocciata da Mariolina Moioli,
assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano. «Le classi
ponte non sono realizzabili. Ritengo però giusto che per i ragazzi
stranieri si organizzino attività per dare a loro le competenze
linguistiche che permettano loro di capire bene quello che succede
in classe».
LEGA: «ORA SI ATTUINO»
- «Le classi di inserimento sono una proposta di buon senso che
dovrà servire a bambini, ragazzi e insegnati per facilitare il
processo di integrazione. Chi dice che sono discriminatorie è
prigioniero di una vuota ideologia e non vuole risolvere i
problemi», afferma il presidente dei deputati della Lega Nord,
Roberto Cota. «Anche alla luce di quanto dichiarato da Berlusconi,
siamo certi che il ministro Gelmini darà attuazione alla nostra
proposta che esprime la volontà di tutta la maggioranza».
PD: DISCRIMINATORIE
- Mariapia Garavaglia, ministro dell'Istruzione del governo ombra
del Pd: «Le classi ponte sono contenute in una mozione approvata
alla Camera su proposta della Lega Nord che faceva riferimento a una
"discriminazione transitoria positiva". Noi siamo convinti che per i
bambini non sia educativo vedere il proprio vicino di banco
sottoposto a un trattamento discriminatorio. Siamo invece per il
rispetto e l'applicazione delle metodologie didattiche già esistenti
che favoriscono il recupero da parte di tutti quegli studenti che
presentano un ritardo nel loro percorso di crescita culturale ed
educativa».
CARLUCCI: «LA SINISTRA FA DISINFORMAZIONE»
- Gabriella Carlucci (Pdl), vice presidente della commissione
Infanzia, concorda «pienamente con l'ipotesi di istituire classi
ponte per i bambini immigrati. La sinistra, come al solito, sa fare
soltanto becera propaganda e irresponsabile disinformazione».