Università, va avanti la protesta
Formigoni lancia un invito al Governo: «No tagli
indiscriminati». La Stampa, 3.11.2008
ROMA E intanto prosegue la protesta in numerose città italiane. A Milano alcuni studenti di Azione universitaria hanno fatto irruzione durante la cerimonia d'inaugurazione dell'Anno accademico 2008-2009 al Politecnico. Alcuni studenti hanno infatti approfittato dell'occasione per fare irruzione nell'Aula Magna della sede distaccata del Politecnico milanese, in zona Bovisa, per manifestare il proprio dissenso nei confronti dei tagli della riforma Gelmini. Oltre 500 studenti stanno affollando piazza dei Martiri a Napoli dove si sta tenendo una lezione all'aperto. I docenti di Economia politica dell'Università l'Orientale di Napoli, Masina, e dell'Università del Sannio, Brancaccio, stanno tenendo una lezione sulla crisi economica internazionale. All'evento partecipano studenti dell'Università L'Orientale di Napoli e delle altre università partenopee. Gli universitari sono stati raggiunti dagli studenti medi che si sono uniti alla lezione dopo aver attraversato in corteo il centro di Napoli. La lezione si sta svolgendo simbolicamente di fronte alla sede degli Industriali di Napoli. Laveranno invece i parabrezza delle auto e distribuiranno volantini per spiegare perchè sono contrari alle norme introdotte dal governo che riguardano la riduzione del finanziamento pubblico al sistema universitario, domani a Firenze dalle 12 alle 13, i ricercatori e i docenti della facoltà di Scienze politiche. Intanto il consiglio di facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali ha deciso di cominciare oggi l'attività didattica, «perchè un ulteriore rinvio provocherebbe il blocco dell'anno accademico». Il polo scientifico rimane occupato per continuare a manifestare dissenso contro la legge 133, ma le lezioni non saranno bloccate. «Il polo rimane occupato - affermano gli studenti - perchè l'obiettivo principale, ovvero il ritiro della legge, non è stato ancora raggiunto. Perciò il blocco aule rimarrà occupato e da qui verranno organizzate le iniziative». La sirena della seconda guerra mondiale come allegoria dell'emergenza scolastica e universitaria è stata fatta suonare in apertura del Festival della cultura, manifestazione dei saperi organizzata oggi e domani al Palazzo Ducale di Genova come forma di protesta degli universitari. Decine di studenti si sono diretti verso piazza Matteotti urlando ai passanti, seguiti da un gruppo di scolari delle elementari in visita scolastica. Nell'atrio di Palazzo Ducale sono esposti un progetto su una piazzetta immersa nei vicoli come piazza Cinque lampade a cura di due studenti di architettura; cartelloni con una lettura critica delle scelte sull'università europea fatte a Bologna nel '99. Inoltre si svolgono lezioni di lingue straniere e medicina. L'iniziativa lanciata in un'assemblea di scienze politiche, è stata sposata da tutte le facoltà, da medicina a lingue, letteratura straniere, architettura, scienze ambientali, scienze della formazione. Oggi e domani sono anche previsti concerti serali. Mercoledì invece si prevede un pranzo all'aperto in via Balbi.
Inoltre una nuova settimana di mobilitazione
contro i provvedimenti del Governo in materia di scuola e università
si apre oggi a Torino, Ancona, Catanzaro, Reggio Calabria e in molte
città della Sicilia. |