Anche gli alunni contro di A.G. La Tecnica della Scuola, 4.11.2008. Sondaggio del mensile Focus Junior: su 655 votanti on line l`86% si è espresso contrariamente. Significativi i commenti: si va da "ogni maestra è brava in una materia, non può esserlo in tutte" a "meglio abituarsi alla varietà di professori delle medie". I votanti sono apparsi invece divisi sull’applicazione dei voti numerici al posto dei giudizi. Tutti “promossi”, invece, gli altri punti chiave della legge 169: ad iniziare dal voto in condotta. Sul pro e contro il ritorno al maestro unico si è parlato a lungo, praticamente tutti si sono espressi: dai docenti ai genitori, dai politici ai tanti cittadini che hanno voluto dire la loro. Tutti meno i diretti interessati: gli alunni. A tentare di coprire questo “buco” d’opinione ci ha pensato il mensile Focus Junior che ha svolto un sondaggio on line a cui hanno aderito centinaia di alunni e studenti: ebbene, quasi nove su dieci vorrebbero mantenere l’attuale assetto con due docenti su tre classi. La grande maggioranza si è quindi opposta al modello formativo con un solo maestro imposto dall'attuale Governo: da una prima rilevazione, su 655 votanti l`86% si è infatti dichiarato contrario all'introduzione del maestro unico a partire del prossimo anno scolastico. Gli alunni hanno anche motivato le loro preferenze. Ecco alcuni commenti, decisamente significativi: si va da "ogni maestra è brava in una materia, non può esserlo in tutte" a "non vedere sempre la stessa faccia" fino a "meglio abituarsi alla varietà di professori delle medie". I votanti sono apparsi invece divisi sull’applicazione dei voti numerici al posto dei giudizi argomentati: solo il 54% ha dichiarato di preferire i primi. Tutti “promossi”, invece, gli altri punti chiave della legge 169: ad iniziare dal voto in condotta, approvato dal 69% dei ragazzi con la giustificazione prevalente che "i bulli finalmente diminuiranno". Ancora più consensi per l’introduzione di una nuova materia "Cittadinanza e Costituzione", gradita dal 71%. Apprezzamenti anche per lo stop alle riedizioni di libri di testo per cinque anni ("si potranno passare ai fratelli più piccoli", commenta un votante).
Ora, per quanto possa essere
indicativo il sondaggio, a cui si partecipa in pratica in maniera
del tutto anonima, si tratta dell’ennesima indicazione contraria ad
un modello che trova sempre meno consensi. |