scuola

Bertolaso: sono 9.000 gli istituti ad alto rischio

Gelmini: certificato di staticità per ogni istituto

ApCOM, 25.11.2008

Roma, 25 nov. (Apcom) - Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso sottolinea come sono "9.000 le scuole in Italia che non sono state costruite con criteri anti-sismici" per le quali dunque "temiamo vulnerabilità in caso di scosse". Bertolaso, ospite in collegamento a "Porta a porta", precisa dunque cosa ha inteso dire quando ha parlato di una scuola italiana su due a rischio sicurezza.

In Italia - spiega - sono 22.000 gli istituti pubblici che si trovano a rischio sismico. E, in particolare, 16.000 sono quelle ad alto rischio: un po' più della metà di queste, circa 9.000, non sono state però costruite con criteri anti-sismici". Un problema che il responsabile della Protezione civile fa presente non riguardare solo le scuole. "Lo stesso - dice - vale per altre infrastrutture strategiche: sappiamo, ad esempio, di caserme di Vigili del fuoco e di ospedali che non sono a norma".

Intanto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini si impegna a chiedere "non solo ai dirigenti regionali scolastici ma a ogni preside di fare in modo che tutti gli istituti scolastici abbiano un certificato di staticità, accanto ai controlli di sicurezza che già vengono effettuati ma che non sono bastevoli". Anche lei ospite in collegamento di "Porta a porta", il ministro sottolinea che "in Italia serve molta maggior attenzione alla staticità degli edifici scolastici". "Ho capito da subito - afferma ancora il ministro - che la situazione della sicurezza in Italia è molto complicata e grave. Nessuno si può esimere da mettere in campo uno sforzo straordinario per mettere in sicurezza le scuole italiane, al di là delle specifiche competenze. Il Governo ha il dovere di intervenire e lavorare alacremente".

In questo senso il ministro ricorda di aver già da tempo "accelerato l'indagine ricognitiva sulla sicurezza" degli istituti e di aver inserito nel decreto sulla scuola un articolo specifico "che qualifica le scuole come infrastrutture strategiche". Detto questo, però, il ministro invita a "evitare il panico". E assicura che il problema non è di risorse. "Ci sono già 300 milioni per il 2008 e la Finanziaria li ha resi strutturali, prevedendoli anche per il 2009".