VALANGA DI DEBITI Nel primo quadrimestre hanno vinto i «somari».
L’allarme: il 70% degli studenti ha
insufficienze da l'Unità dell'11.3.2008
Il 70,3% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, circa due milioni di studenti, ha riportato una o più insufficienze al termine del primo quadrimestre di scuola: in media ogni ragazzo ha riportato insufficienze in quattro materie. È quanto rileva un'indagine campionaria condotta in questi giorni dall’Ufficio studi del ministero della Pubblica Istruzione sul 40% delle scuole italiane. Nel liceo classico ha insufficienze il 57,6% degli studenti; nello scientifico il 61,9%; nei licei socio-psico-pedagogici il 57,6%; al linguistico il 67,4%; negli istituti tecnici il 76,4%; nei professionali l'80%. E non va meglio neppure negli artistici, con il 73,8% dei «somari». Il ministro Giuseppe Fioroni: «Questi dati dimostrano quale lavoro straordinario la scuola debba mettere in atto perchè entro giugno si recuperino il più possibile queste insufficienze».
Mediamente sette alunni su dieci registrano
almeno un’insufficienza: «Un valore di per sé alquanto negativo -
spiega viale Trastevere - che diventa drammatico negli istituti
professionali dove gli insufficienti sono ben 8 su 10». Come se in una
classe di 24 alunni solo 7 di questi riportassero risultati positivi
(e solo 5 negli istituti professionali). Un quadro sconfortante che
emerge dopo mesi di polemiche sui corsi di recupero e sulle modalità
con cui le singole scuole - alle prese con le diverse esigenze di
studenti, insegnanti e famiglie -, devono e possono organizzarli.
Per il ministro Giuseppe Fioroni «i dati del
primo quadrimestre dimostrano quale lavoro straordinario la scuola
debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più
possibile queste insufficienze: sono numeri che, oltre a far
chiarezza, illustrano anche lo sforzo che alunni e docenti saranno
chiamati a fare nei prossimi mesi in quanto, a fine anno, di solito le
insufficienze si dimezzano». «E' del tutto evidente comunque che ci
troviamo di fronte ad un problema serio ed è questo il motivo per il
quale - conclude Fioroni - è stata data priorità assoluta, anche in
termini di risorse economiche, alle azioni per supportare l’impegno
delle scuole».
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