IL CONVEGNO AL GOLDONI
Alt alle super-scuole di R. Br. da Il Gazzettino di Venezia, 30.3.2008
La "verticalizzazione" delle scuole veneziane continua a non convincere chi queste scuole le fa vivere ogni giorno. Lo si è visto ieri, al convegno su "Scuola e territorio", organizzato al Goldoni dall'assessorato alla pubblica istruzione e dalla consulta della scuola per rilanciare un progetto che, nel piani dell'assessore Anna Maria Miraglia, dovrebbe concretizzarsi per l'anno scolastico 2009-2010. In pratica, per quella data, tutte le scuole di primo ciclo della città dovrebbero essere riassemblate in istituti comprensivi che riunirebbero materne statali, elementari e medie, in base alla loro collocazione territoriale. Un passo in avanti, a sentire la stessa Miraglia: «La verticalizzazione favorisce un percorso formativo integrato e coerente. É ormai attuata in Italia dal 50\% delle scuole. E tra i capoluoghi del Veneto, solo Venezia e Treviso sono rimasti al vecchio modello "orizzontale"». Punto su cui ha insistito anche il direttore dell'ufficio scolastico regionale del Veneto, Carmela Palumbo: «Non capisco queste resistenze, ormai la stanno applicando tutti».
Peccato che, tra insegnanti e genitori, le
perplessità siano tante. Le ha sintetizzate Silvio Resto Casagrande,
già preside e presidente della consulta della scuola che ieri ha
moderato i lavori del convegno. «Nessuno è contrario alla
verticalizzazione per principio, anzi - ha premesso -. Ma andrebbe
fatta gradatamente, iniziando da dove serve realmente e investendo
risorse. Il rischio di questo progetto, invece, è quello di smontare
tutto, anche quello che funziona, senza quel coinvolgimento degli
insegnanti che sarebbe fondamentale per un cambiamento del genere».
Tra gli esempi negativi, citati anche ieri dal pubblico, quello di
Mestre, dove il Comune ipotizza di creare un super-istituto da 1.300
scolari: «Altro che razionalizzazione, così si crea un bel caos»
hanno commentato in tanti. «Il cambiamento invece deve diventare
occasione per un rilancio in qualità della scuola - ha osservato
Roberto Sintini, il presidente della Consulta che tratto le
conclusioni della giornata -. Ma per questo servono investimenti.
Non si può continuare con la solita logica dei numeri e del
risparmio...». Un timore che ieri pare sia stato confermato proprio
dall'intervento del direttore scolastico regionale. «La dottoressa
Palumbo ha gelato la platea - ha commentato il presidente della
Municipalità di Venezia, Enzo Castelli -. Non ha dato
un'assicurazione sugli investimenti. Per lei i problemi della
verticalizzazione sembrano essere quelli della tenuta di libri
contabili e archivi. Qui invece si tratta di garantire gli
insegnanti per i tempi pieni, di aprire nuovi asili statali... Mi
rifiuto di credere che una manciata di docenti in più sballino il
bilancio della pubblica istruzione». |