La quarta 'I',
l’ignoranza degli studenti.
da
Tuttoscuola, 26 marzo 2008
"Leggere, scrivere e
far di conto": erano i fondamentali, gli obiettivi di base della
scuola elementare del secolo scorso. Anche la scuola media e gli
istituti superiori avevano i loro fondamentali da assicurare: saperi
e competenze che alla maturità gli studenti dovevano possedere.
Poi è venuto l'ampliamento dell'offerta formativa e quei progetti di
potenziamento e arricchimento per i quali il ministro
dell'istruzione Fioroni non perde occasione di esprimere un giudizio
pesante, perché, a suo dire, la scuola, in questo modo ha perso di
vista le materie fondamentali (italiano, storia, geografia,
matematica).
"Se pensiamo che la Cà Foscari, a Venezia - ha detto Fioroni - non
prende il 50% degli iscritti alla facoltà di lettere perché non
sanno scrivere e parlare correttamente in italiano, questo la dice
lunga sullo stato dell'arte. Per cinque anni - ha aggiunto
riferendosi alla precedente gestione ministeriale del centrodestra -
hanno inseguito le tre "I" e non si sono accorti di questa quarta,
terribile "I" che è quella dell'ignoranza che credo tutte le
famiglie italiane non vogliano che accompagni i loro figli facendoli
poveri di sapere oggi e domani poveri nella vita perché non gli
abbiamo dato ciò che devono avere".
I dati di Venezia, 248 candidati respinti su 687 partecipanti,
documentano davvero un fallimento delle politiche formative
dell'ultimo decennio, se consideriamo che il test di ammissione era
elementare e si potevano sbagliare fini a 15 risposte.
Fioroni da parte sua non salva nessuno dalle responsabilità di
questa pesante "I" dell'ignoranza che accompagna in crescendo
l'intero percorso scolastico dei nostri ragazzi, perché, ha
precisato il ministro, "avere debiti nella scuola media superiore
comporta che in 12 anni hanno diplomato e scrutinato 9 milioni di
studenti mandandoli avanti asini e contenti".