Quest'anno alle tre tradizionali si aggiunge
un test
di matematica e italiano decisa a livello centrale
Scuola media, nel nuovo esame
una prova uguale in tutta Italia.
Salvo Intravaia, la
Repubblica
18.3.2008
DEFINITA la "prova
nazionale" di licenza media: la cosiddetta "quarta" prova scritta.
L'appuntamento è per martedì 17 giugno, quando circa 600 mila
ragazzini iscritti in terza media sosterranno un'unica prova scritta
nazionale di italiano e matematica. Il provvedimento è contenuto
nella circolare sugli scrutini e gli esami del primo ciclo (scuola
primaria e secondaria di primo grado) resa nota dal ministro della
Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. E' la prima volta, ricorda lo
stesso Fioroni, che a conclusione del primo ciclo di istruzione
tutti gli studenti vengono chiamati a svolgere uno stesso compito
nel medesimo giorno: un esame che ricorda quello della maturità.
La novità, introdotta lo scorso ottobre, serve a dare un unico metro
di valutazione relativo alle competenze fondamentali dei
quattordicenni italiani. Ed è stato introdotto sulla scia dei
disastrosi risultati delle ultime rilevazioni nazionali (Invalsi) e
internazionali sui quindicenni (Ocse-Pisa). "L'introduzione di una
prova a carattere nazionale, uguale per tutti gli studenti del terzo
anno della scuola secondaria di primo grado che affrontano l'esame -
spiegano da viale Trastevere - ha la funzione di integrare gli
elementi di valutazione di cui già dispongono gli esaminatori,
verificando anche i livelli di apprendimento conseguiti dagli
studenti in alcune discipline oggetto della stessa prova".
Considerate le tante promozioni con il minimo dei voti, il ministero
quest'anno vuole vederci chiaro.
L'esame di terza media, al contrario della maturità, si svolge su
prove predisposte dalle stesse commissioni d'esame, formate dai
professori interni alla scuola coordinati da un presidente esterno.
Il calendario delle prove viene stabilito dalla stessa commissione,
senza vincoli a livello nazionale. Insomma, la loro oggettività è
relativa e manca una prova che possa dare un metro di giudizio
comune da Nord a Sud. Le prove scritte d'esame, quest'anno, salgono
a quattro/cinque. Alle tradizionali prove di Italiano, Matematica
(ed elementi di scienza e tecnologia) e lingua straniera (una o due
prove per le due lingue comunitarie, a discrezione della
commissione) se ne aggiungerà un'altra: la prova nazionale
predisposta dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del
sistema educativo di istruzione e di formazione).
Ma di che si tratta? La prova "è volta a verificare i livelli
generali e specifici di apprendimento - recita la circolare
ministeriale - conseguiti dagli alunni". L'invalsi predisporrà un
numero di testi differenti e il ministero ne sceglierà una da fare
svolgere ai 600 mila candidati al diploma di terza media. Sarà la
singola commissione, comunque, a decidere quale "peso" avrà la prova
nel giudizio finale.
L'esame, che si svolgerà il 17 giugno, è diviso in due sezioni. "La
prima, che riguarda l'italiano" è a sua volta divisa in due parti.
La prima testerà gli studenti sulla "comprensione della lettura,
ovvero testo narrativo seguito da quesiti", la seconda parte sarà
dedicata alla "riflessione sulla lingua" con una "serie di quesiti
su conoscenze grammaticali". I quesiti saranno a scelta multipla ma
anche a risposta aperta. Per la parte riguardante la matematica,
verranno "proposti quesiti a scelta multipla e a risposta aperta
sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni,
misure, dati e previsioni".