La scuola nei programmi elettorali/1.
Le proposte del PD.

da Tuttoscuola, 5 marzo 2008

 

Di scuola il PD ha parlato all'interno del programma ufficiale presentato il 25 febbraio da Walter Veltroni ed Enrico Morando (http://www.partitodemocratico.it/).

Le proposte di carattere generale sono contenute in due dei "10 pilastri" che costituiscono l'oggetto del punto 3 (su 6 complessivi).

I pilastri "scolastici" sono il numero 3 ("Una forte iniezione di concorrenza, innovazione e merito in tutti i settori della nostra società. Premiare i migliori è il primo principio di equità") e il numero 5 ("Un nuovo patto tra generazioni, imperniato sull'investimento in conoscenza, ricerca, innovazione tecnologica. L'educazione è il principale ascensore sociale). Concetto ripreso poi da Veltroni nella tappa umbra del suo viaggio elettorale nei seguenti termini: "La formazione da zero a cento anni: questa è la chiave di tutto, questa è la chiave di un Paese che vuole contrastare la precarietà, combattere la disoccupazione, come lo si fa in una società moderna".

Per la verità, più che di proposte si tratta di principi generali. Proposte operative si trovano invece al punto 4 ("12 azioni di governo"), paragrafo 6 (Stato sociale: più eguaglianza e più sostegno alla famiglia, per crescere meglio), lettera c, e riguardano gli asili nido, e altre nella sintesi in 12 punti dello stesso programma, esattamente al punto 7, intitolato "Cultura, scuola, università e ricerca: più autonomia, per l'equità e l'eccellenza", ma si tratta di rapidi cenni, in forma quasi di flashes: "Nella scuola investire sugli insegnanti premiandone la loro carriera professionale; più ore di matematica; 100 nuovi campus della scuola dell'obbligo pronti entro il 2010. Nell'università: meno sedi più specializzate e garantire a 1000 giovani ricercatori ad alto potenziale di lavorare liberi attorno alle loro idee".