Studenti pagati per studiare
nelle scuole di New York.
La Stampa del
6.3.2008
WASHINGTON
A New York studenti ed insegnanti di 58 scuole elementari e medie
pubbliche verranno pagati per studiare. Ad ogni voto viene associato
un preciso valore monetario: più alti sono i voti in pagella, più lo
studente guadagna, e i suoi introiti vengono registrati su una
apposita “pagella dei guadagni” che accompagna il programma
scolastico.
L’esperimento non riguarda soltanto gli studenti, ma anche gli
insegnanti: più gli allievi danno prova di imparare le varie materie
di studio del programma scolastico, più gli insegnanti ricevono
incentivi monetari. Un insegnante può arrivare anche a 3000 dollari
di bonus.
Sono diffuse negli Stati Uniti le scuole in cui si portano avanti
esperimenti di questo tipo. Alcune mettono in palio doni per gli
studenti meritevoli, altre hanno firmato accordi con fast food per
avere pasti gratis. Ma non mancano le polemiche. A Baltimora per
esempio, un progetto di questo genere fu finanziato con soldi
pubblici, e la città si divise tra genitori favorevoli e genitori
contrari.
Tuttavia è la prima volta - come riporta oggi il New York Times -
che viene varato un programma a largo raggio che coinvolge un numero
così alto di scuole. A New York, dove sono circa 200 le scuole che
prevedono “incentivi” individuali per gli studenti meritevoli, sono
58 le scuole pubbliche impegnate nel programma. Che ha finora
coinvolto 5.237 studenti, ai quali, per i buoni voti conseguiti,
sono andati in tutto 500 mila dollari.
Quel mezzo milione di dollari era stato stanziato dalla città di New
York, la quale però per evitare le polemiche di Baltimora si è
premunita di finanziare il programma con fondi appositamente
ricevuti da donazioni private.
In base alle testimonianze raccolte dal New York Times tra ragazzi e
docenti, l’esperimento pare funzionare: lo scorso autunno una delle
scuole coinvolte, la Public School 188 di Manhattan, ha ricevuto un
riconoscimento pubblico per i buoni risultati conseguiti dalla media
dei suoi allievi, risultati mediamente più preparati rispetto ai
loro coetanei.