Eppure il "Quaderno bianco"
MPI-MAE parlava chiaro . . .
da
Tuttoscuola, 28 marzo 2008
Nel mese di agosto
2007 vedeva la luce, come noto, un documento congiunto Ministero
della Pubblica Istruzione-Ministero dell'Economia, il "Quaderno
bianco sulla scuola". Il documento - redatto a cura dei massimi
responsabili amministrativi dei due dicasteri (i capi dipartimento
sono nominati direttamente dai rispettivi ministri, e ne riscuotono
la fiducia) - conteneva una serie di considerazioni e proposte di
grande interesse.
In materia di rendimento dell'investimento in istruzione si
considerava per esempio che "il ritorno sull'investimento è assai
elevato: un anno addizionale di istruzione della popolazione adulta,
per esempio, assicurerebbe una crescita del Prodotto Interno Lordo
tra il 3 e il 6%".
Naturalmente il Quaderno non poteva vincolare formalmente l'azione
dei ministri ("Gli interventi proposti in questo Quaderno Bianco
sulla Scuola, coerenti con gli indirizzi assunti nell'Intesa
Governo-Sindacati del giugno 2007 e nel Documento Programmatico
Economico e Finanziario 2008-2011, sono sottoposti ai Ministri della
Pubblica Istruzione e dell'Economia e delle Finanze per le opportune
valutazioni e decisioni"), ma provenendo dai loro più importanti
collaboratori lasciava supporre che le proposte ivi contenute
sarebbero state prese in qualche considerazione.
Così sembra non essere avvenuto, però, complice anche la brusca
interruzione della legislatura, per la sperimentazione di forme di
incentivazione per gli insegnanti "legate a obiettivi di progresso",
per la preconizzata "assoluta indipendenza" istituzionale
dell'Istituto Nazionale di Valutazione, per la formazione dei "team
di supporto" all'attività auto valutativa delle scuole, per la
valutazione dei risultati ottenuti dai dirigenti scolastici e per le
molte altre proposte operative contenute nel Quaderno. Proposte
sulle quali, a nostro avviso, esistono più punti di convergenza che
di dissenso tra le forze politiche (caso mai le resistenze
potrebbero venire da una parte dei sindacati): sarebbe utile e
costruttivo registrare tali punti di convergenza prima delle
elezioni, magari in occasione dell'incontro promosso da Tuttoscuola
per il 1° aprile, e vigilare poi, nella prossima legislatura, sul
rispetto degli impegni presi.