Bastico:
costruire, non demolire.
da
Tuttoscuola, 14 marzo 2008
"La scuola (...) ha
bisogno di tempi lunghi, di stabilità e di serenità nei suoi
necessari processi di cambiamento. Nulla è più negativo di continui
‘stop and go', che generano sfiducia e demotivazione, quindi
immobilità e rischi di perdita di qualità. L'auspicio è che si
determinino, qualunque sia la maggioranza parlamentare e di Governo,
le condizioni per proseguire in una logica di stabilità e di
costruzione, e non di demolizione di quanto realizzato".
Il sito personale del viceministro
Mariangela Bastico è stato in questa legislatura, e non solo per gli addetti ai
lavori, un punto di riferimento in qualche modo parallelo e
complementare rispetto a quello ufficiale del Ministero, fornendo a
volte informazioni e chiavi di lettura utili per la migliore
comprensione delle iniziative del governo nel campo della politica
scolastica.
Ora, anche per le esigenze della campagna elettorale, nella quale la
Bastico è impegnata in pole position - quarto posto - come candidata
al Senato in Emilia Romagna, il sito ha cambiato format ed è
diventato meno (para)istituzionale e più politico. Ed è in questa
ottica più politica che la Bastico prende posizione, con le
espressioni sopra riportate, a favore di un approccio
costruttivistico e continuistico alla politica scolastica.
Forse dietro le parole del viceministro uscente si nasconde la
preoccupazione che un eventuale nuovo governo di centro-destra
decida di recuperare l'impianto generale della riforma Moratti,
annullando le modifiche apportate dal centro-sinistra nella corrente
legislatura (obbligo decennale, rilancio dell'istruzione tecnica e
professionale in alternativa alla licealizzazione, soppressione del
decreto legislativo 227/2005 sulla formazione iniziale dei docenti
ecc.). O forse l'auspicio della Bastico è da leggere come una forma
di disponibilità a "larghe intese" scolastiche. Comunque ci sembra
che il suo appello a costruire, anziché a distruggere, meriti di
essere ampiamente condiviso.