No al blocco chiesto da Cacciari: "Sbagliato penalizzare i giovani"
Gite scolastiche, l sindaco insiste: "Città al collasso, chiediamo solo di scaglionare gli arrivi" Nicola Pellicani, la Repubblica 17.3.2008
VENEZIA - Fioroni boccia la chiusura di Venezia alle gite scolastiche. La lettera di risposta non è ancora arrivata, ma il ministro dell'Istruzione anticipa al sindaco Massimo Cacciari e al suo assessore al Turismo Augusto Salvadori che è impossibile pensare di fermare le scolaresche in visita a Venezia. Qualche giorno fa era stato proprio Salvadori, esasperato come gran parte dei veneziani dall'assedio dei turisti, a scrivere a Roma chiedendo aiuto al ministero per arginare l'arrivo delle gite scolastiche in alta stagione. Fioroni ha già fatto sapere che non è pensabile rivolgersi al ministero per una simile questione: «Sono i Comuni a dover regolamentare la materia». Venezia dovrà quindi arrangiarsi. Non sarà certo il ministero a impedire alle scuole di venire a Venezia, ma nemmeno a fornire un'indicazione per scaglionare i viaggi, suggerendo alle scuole di visitare la città a novembre oppure in gennaio, evitando d'intasare le calli in primavera. «Il ministero dell'Istruzione – ragiona il Fioroni – non ha alcuna competenza sulle gite scolastiche e la loro distribuzione nell'arco dell'anno». In ogni caso, come potrebbe proprio il ministero vietare ai ragazzi di conoscere una città come Venezia? Impossibile. «Per i nostri ragazzi che devono essere educati ed istruiti, le città d'arte sono tesori preziosi. La vera scommessa è garantire l'accessibilità di questi luoghi». Come? «Se la città è sovraffollata – taglia corto il ministro – lo è per tutti. Le soluzioni vanno trovate senza penalizzare i giovani».
«Il fatto è – osserva
Cacciari – che la città è vicina al collasso. Abbiamo raggiunto
quota 21 milioni di turisti all'anno. Chiediamo soltanto che le
scuole contattino il Comune concordando le date d'arrivo». Sarà
possibile? Ci saranno studenti disponibili a venire in città
all'inizio dell'anno scolastico? «Noi faremo di tutto», fanno sapere
a Ca' Farsetti, il palazzo che ospita il Comune. E la missiva,
firmata dall'assesore Salvadori, lo stesso che alcuni anni fa
promosse la crociata contro i saccopelisti, va esattamente in questa
direzione. La lettera, infatti, ricorda la fragilità di Venezia e
suggerisce uno scaglionamento delle gite per evitare che la città
vada in tilt, come regolarmente accade ogni weekend. È una polemica
che riaffiora puntualmente ogni anno, ma mai prima d'ora il Comune
aveva chiesto l'intervento del ministero. |