Scoppia la polemica sul sito delle risposte
interattive
Usato per traduzioni e problemi. Gli utenti: "E' intasato"
In Italia i compiti si fanno su Yahoo.
Ma è rivolta: "Andate a studiare".
Sara Ficocelli, la Repubblica
10.3.2008
Una quindicina di anni
fa, per correggere una versione di latino, si telefonava al compagno
di classe più bravo, oggi le traduzioni dettate al telefono sono
state surclassate dall'interattività del web e in particolare da uno
strumento, "Yahoo Answer", creato per rispondere alle domande degli
utenti, anche a quelle più strane. Il sistema è facile: basta porre
una domanda in rete e subito chi in quel momento è collegato
risponde, cercando di fornire una soluzione e correggendo quelle
sbagliate. Chi risponde più velocemente o in modo più esaustivo
guadagna dei punti in più rispetto agli altri; viene persino
segnalata la "miglior risposta".
E così, da un "Aiutino in italiano" ad un altro "Help, sono in para
con la versione di inglese", sono veramente tanti i messaggi di
studenti che su "Yahoo Answer" si fanno correggere i compiti a casa.
Versioni di latino, soluzioni ai problemi di matematica e geometria,
questionati di storia: ogni pomeriggio il sito si trasforma in un
vero e proprio centro di aiuto-compiti.
Cosa che in poco tempo ha scatenato le ire di quanti invece usano il
programma per scambiarsi informazioni, curiosità, insomma che hanno
concluso da un bel po' la carriera scolastica e non ne possono più
di trovare il sistema intasato da traduzioni di greco e problemi di
fisica. La protesta raccoglie anche le critiche di chi non è
d'accordo per principio, indignato dal fatto che gli studenti di
oggi siano incapaci di fare i compiti da soli.
Scorrere col mouse tra un commento e l'altro è un vero spasso, un
po' per la fantasiosità dei nickname e un po' per la vivacità del
dibattito. A innescare la miccia un post fra i tanti, intitolato
proprio "Perché Answers nel pomeriggio diventa un centro di aiuto
compiti?". A porre il quesito è "Cicciograna", secondo il quale "a
giudicare dalla qualità sintattica e grammaticale delle domande,
invece di stare al PC a perdere tempo ed implorare qualcun altro di
lavorare per loro, dovrebbero dare una bella ripassata ai testi di
lingua italiana, perché si trova un campionario di orrori che ha
dell'incredibile!". La "miglior risposta" è quella di "Melancholia",
che chiede implorante di "non rispondere più a questi ragazzini...
poi ci lamentiamo se l'Italia va a rotoli...". Subito pronta la
replica di "Chase Young": "e allora. che c'è di male??? se uno la fa
solo perché non ha voglia ok, però se non riesce a farli????".
Non mancano però le eccezioni, come "Gianni93", che dice che
"sinceramente quando devo fare i compiti me li faccio da solo e non
ho mai chiesto a qualcuno, specialmente su answer, di svolgerli per
me...", oppure "Calypso", secondo la quale "se a scuola ascoltassero
la lezione invece di messaggiare o fare filmini per youtube, forse
answer non sarebbe intasato da liceali che chiedono traduzioni di
latino". Devil, tra il serio e il faceto, lancia un sassolino con un
"siamo studenti, siamo studenti, siamo un mucchio di deficienti...",
mentre è più lucida l'analisi di "Peter", secondo cui "i compiti
hanno cercato di evitarli un po' tutti... anche mio nonno ogni tanto
mi racconta di aver cercato di evitare di non farli.... e penso che
nel 26 fossero un po' più severi.... ma ti appoggio il fatto che c'è
una generale e disarmante ignoranza... ormai gli studenti se ne
sbattono di tutto... del rispetto dell'insegnate... di chi lavora...
e poi da adulti si lamentano di percepire uno stipendio minimo....
dovevano pensarci prima....".
Commenti di ragazzi che hanno in media meno di venti anni, pronti a
difendersi e ad ammettere i propri errori. Il filo conduttore è per
tutti lo stesso: la sincerità, talmente forte da risultare
spiazzante. Il post di "Anna" punta l'accento su una questione
interessante, che va oltre un semplice problema di intasamento della
rete, chiedendo "Answer inibisce le capacità degli studenti?".
"Capita di vedere domande di geometria, matematica, letteratura,
addirittura intere versioni di latino.... Spesso sono problemi o
operazioni anche molto banali, che i ragazzi non solo non sanno
risolvere, ma nemmeno hanno la voglia di guardare su un libro e
cercare la regola da applicare!". Secondo lei sarebbe più giusto che
"questi ragazzi svolgessero i loro compiti invece che sbolognarli ai
"più grandi", che prontamente rispondono alle domande pur di
accaparrasi 10 miseri punticini... Lasciamo che i ragazzi svolgano
da soli i compiti!". Il suo appello viene subito raccolto da "Ipazia",
una di quelle che sta dall'altra parte della barricata, quella di
chi fornisce le risposte: "In linea di principio, sono d'accordo con
quanto dici, anche se sono io stessa tra quelli che "passano" le
versioni su Answers... predico bene e razzolo male, dunque".
Sulla questione delle risposte "accaparra-punti" interviene "Stedeme":
"Ripeto x l'ennesima volta che secondo me, se uno risponde, non lo
fa per i punti. Anche perché, alla fine, non si vince niente! Che
senso avrebbe cercare ogni mezzo per accumulare punti??". Mania di
protagonismo, noia o semplice senso di solidarietà tra "Answeristi":
sono tante le ragioni che spingono gli utenti a rispondere agli
studenti che chiedono aiuto per un compito di grammatica o di
geometria. Con buona pace di quanti, invece, non solo non rispondono
ma sono assolutamente contrari a questa nuova "moda". E lo dimostra
il coro unanime sollevato dalla timida domanda di "Magic Girl":
"Come faccio a finire in tempo i compiti per le vacanze?". Risposta:
"Spegni il pc e comincia a studiare".