Ragazzi, docenti e famiglie nel caos: "Inutili e impossibili da tenere"

Corsi di recupero,
bocciati da tutti.

Poche ore per le lezioni insegnanti sottopagati
Con classi accorpate che scoppiano. Il 6 al Mamiani assemblea cittadina

Tea Maisto, la Repubblica ed. di Roma 3.3.2008

 

Alunni e docenti bocciano i corsi di recupero. Poche ore a disposizione per cercare di colmare le insufficienze, corsi organizzati male, lamentano da un lato gli studenti. E i professori? Contestano organici ridotti, ferie a rischio per i corsi estivi e impossibilità degli alunni di recuperare realmente in quel poco tempo a disposizione d'estate. In pratica, dal mondo della scuola capitolino arriva un secco "no". E gli insegnanti si sono organizzati: il 6 marzo si riuniranno al classico Mamiani in un'assemblea cittadina per «fare il punto della protesta contro l'ordinanza di Fioroni sui corsi di recupero», mentre al liceo artistico De Chirico il collegio dei docenti ha votato una mozione per la «revoca dell'ordinanza 92 (l'ordinanza sui corsi di recupero) e sottolineano l'inadeguatezza dei finanziamenti di copertura, il disastroso effetto di ritardo sulla formazione delle classi e degli organici di fatto con ripercussioni sull'ordinato avvio del successivo anno scolastico».

«Ho un'insufficienza in latino e ho iniziato a recuperare questa settimana - spiega Lorenzo del classico Virgilio - ma non capisco, perché devo fare un corso di recupero interclasse. Sono al terzo anno e recupero con quelli del primo e del secondo». «È un trauma. Come si fa a studiare per le lezioni del giorno dopo se si deve restare a scuola anche di pomeriggio?», chiede Giulia, studentessa del liceo classico Visconti in piazza del Collegio romano. E il problema non riguarda pochi alunni: gli alunni con insufficienza sulla pagella a Roma sono mediamente il 30 per cento di una scuola e nei bienni possono superare anche di molto la metà della classe.

Andrea, del classico Torquato Tasso aggiunge invece: «I corsi sono solo una volta a settimana. Come faccio a recuperare? E come fanno le famiglie ad organizzare quest'anno le vacanze, se non si conosce la date dei recuperi estivi? Molto probabilmente dovranno posticiparle ad agosto, quando costano di più. E non è giusto».

Poi, le istituzioni. «Abbiamo fatto una prima tranche di recupero la mattina - spiega il preside dello scientifico Newton, Mario Rusconi - suddividendo le classi in due. Il professore aiutava gli alunni che dovevano recuperare e contemporaneamente approfondiva il programma con chi non aveva nessuna insufficienza sulla pagella, restando sempre nella stessa aula. Quello che realmente serve è un potenziamento dell'organico in modo da poter suddividere le forze insegnanti tra corsi di recupero e lezioni in modo migliore. Sarebbe stato meglio destinare i fondi proprio per l'organico».

Anche le insegnanti sono preoccupate: «Abbiamo solo sei ore di recupero per i nostri alunni - spiega un'insegnante di inglese del tecnico industriale Einstein - un numero di ore limitato purtroppo, ma non dipende dalla scuola, ma dalla disponibilità economica che il ministero della Pubblica Istruzione ha messo a disposizione per gli istituti». Non manca il fronte dei genitori: «Abbiamo ricevuto lamentele dalle famiglie - denuncia Donatella Poselli, dell'Unione italiana genitori - Questi corsi non offrono un vero sostegno per i nostri figli. Quelle poche ore non sono sufficienti».