Bastico, premi agli alunni?
Meglio i libri che i soldi.
La Stampa del
7.3.2008
ROMA
Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica Istruzione,
commenta l’esperimento di New York di “pagare! i buoni voti con
denaro proponendo in regalo agli studenti dei libri al posto dei
dollari.
«Il principio di premiare il merito è assolutamente condivisibile
tanto è vero che anche noi abbiamo imboccato questa strada con il
decreto sulle eccellenze che introduce riconoscimenti tangibili per
gli studenti brillanti e dunque per chi ha preso 110 e lode alla
maturità, per i vincitori delle olimpiadi di matematica, fisica, per
coloro che in più anni di corso hanno riportato la media dell’otto,
ecc... In Italia, però, non abbiamo scelto la monetizzazione del
valore in senso stretto preferendo optare per bonus spendibili in
libri, corsi di studio, viaggi d’istruzione e cose simili. Insomma,
invece di regalare 30 dollari per un test ben riuscito di
matematica, preferiamo donare prodotti culturali».
Anche per quanto riguarda la decisione presa negli Usa di
rimpinguare pure il portafoglio dei professori se il livello di
preparazione della classe cresce, il viceministro Bastico suggerisce
un modello diverso. «La valorizzazione degli insegnanti è un
obiettivo molto importante ma ritengo che possa essere perseguito
seguendo altre vie, introducendo una “carriera” ad esempio. Tuttavia
si può pensare a riconoscimenti per le scuole. Dobbiamo riuscire a
misurare il livello di competenza dei ragazzi in entrata e in uscita
da un ciclo di studi. La “crescita” di ogni studente, tenendo conto
del tipo di scuola, della condizione di partenza e di altri fattori,
diventa un elemento che misura quanto ha appreso. In questo senso si
potranno prevedere riconoscimenti da destinare non ai singoli
docenti ma alla scuola, intesa come comunità, che è riuscita a far
raggiungere un buon livello di apprendimento ai propri alunni».