Nasce «Sos debiti», La Stampa del 24.5.2008
ROMA Lo sportello sarà attivo fino alla conclusione degli scrutini di settembre e darà informazioni e assistenza legale a chi ne avrà bisogno: gli studenti che ne sentissero la necessità potranno contattare il sindacato telefonicamente, per e-mail o attraverso connessione chat. «Gli scrutini finali sono in corso - spiegano dalla Reds, nata lo scorso anno dall’unione di oltre 60 associazioni di studenti - e il destino degli studenti italiani si compie in queste settimane, come tutti gli anni. Quest’anno ci sono in più le novità introdotte dal precedente ministro dell’Istruzione sul conteggio dei debiti e su quanto questi contano per l’ammissione all’anno successivo». Il sindacato studentesco starebbe però anche cercando di convincere il ministero, come hanno già fatto altre organizzazioni che tutelano gli studenti, a ritirare la normativa che introduce l’obbligo dei debiti: «non vogliamo nessun ritorno al passato - dice la "Rete degli studenti" - né agli esami di riparazione di un tempo e neppure al modello precedente a quello del ministro Fioroni, cioè quello dove nessuno aveva responsabilità dei debiti e i recuperi non esistevano». Gli studenti si accontenterebbero anche di un avvio meno rigido della normativa che obbliga a sanare le lacune: «chiediamo, come avevamo già chiesto al ministro Fioroni, che quest’anno sia considerato un anno sperimentale, e rivolgiamo un appello a tutta l’amministrazione scolastica affinchè il decreto 80 e l’ordinanza ministeriale 92 vengano applicate con grande cautela, e che i contenuti di queste leggi vengano considerate come indicazioni e non vengano presi alla lettera». L’organizzazione studentesca ha anche le idee chiare anche per il futuro: «Faremo le nostre proposte al nuovo ministro - spiegano nel comunicato - ponendo come priorità quella di dotare al più presto la scuola italiana di un sistema di valutazione che sia basato sulla responsabilità dei docenti e degli studenti, e quindi sull’autonomia delle scuole e dei docenti, un sistema che non sia schematico aritmetico e che sia improntato non sul recupero ma sulla prevenzione delle carenze». L’iniziativa della "Rete degli Studenti" fa seguito a quella intrapresa dall’ "Unione degli Studenti" già all’indomani della costituzione del nuovo governo, a cui ha chiesto «di intervenire immediatamente con la sospensione della normativa sul recupero dei debiti formativi». |